Un trait-train d’union

(Gli studenti della 5^Ds Disegno Industriale)

Nell’a.s. 2010-2011 le classi 4 e 5^Ds dell’Indirizzo Disegno Industriale del Liceo Artistico “Aldo Passoni” di Torino, hanno partecipato al concorso bandito da “Il filo di Arianna-Arte come identità culturale”, e hanno conseguito all’unanimità il I^ Premio assoluto, ricevendo una targa e un pc portatile. Tra i temi proposti, è stato scelto quale filo conduttore, il percorso incrociato “ La storia e il paesaggio- Dal Risorgimento all’Unità d’Italia”, mediante il viaggio in treno.

La nascita di questo progetto si deve a molteplici stimoli, in primis i 150 anni dell’Unità d’Italia, con le sue numerose iniziative (mostre, eventi, laboratori) e i relativi festeggiamenti, poi le installazioni eseguite per Ars Captiva e i laboratori già attivati lo scorso anno con il proff. Maffucci e Cervetto.

L’idea principe del progetto è quella di un metaforico viaggio in treno che fugge da una cella /binario per viaggiare libero, senza rotaie, aggirandosi mollemente tra le città, dilatando il tempo dei passeggeri/spettatori affinché questi possano ritrovare-assaporare- conoscere-approfondire quanto vedono nel loro girovagare e averne così una visione completa e non fuggevole come quella che si ha guardando dal finestrino di un treno. In questo modo il treno-train diventa un tutt’uno con l’uomo che lentamente diviene pienamente consapevole della propria storia.

Con un calembour e il treno che viaggia attraverso l’Italia, il “train” diviene “trait”, il traitd’union, il tratto d’unione che collega tutto, paesi, persone, città, regioni, in un’unica e sola nazione, l’Italia. Il train trait viaggia percorrendo la nostra storia, dal Risorgimento all’Unità d’Italia, mediante mostre, letture, percorsi, intrufolandosi nel paesaggio fisico della città di Torino, prima capitale d’Italia, per poi unirsi a quello immaginifico della mostra “La bella Italia”, per giungere infine all’ultima stazione, dove porge gli auguri all’Italia che festeggia il suo 150esimo genetliaco.

Al lavoro hanno partecipato gli insegnanti delle due classi, gli esperti esterni prof. Maffucci (con le sue lampade) e dott.ssa Davico (con le decorazioni effimere di palazzi e monumenti storici). Responsabili del progetto e del coordinamento sono state le proff. Cervetto e Puglisi, il progetto è stato trasposto e presentato in power- point, la realizzazione grafica di esso è stata curata dalla studentessa Samantha Fornetti.

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1 risposta a Un trait-train d’union

  1. Giovanni La Rosa scrive:

    Un bel lavoro descritto molto bene. Fin da piccolo ho coltivato la passione per il treno. Trascorrevo ore nelle stazioni e guardavo tutti i treni, ascoltavo i rumori assordanti del ferro e immaginavo i paesaggi davanti a un ipotetico finestrino.
    L’immagine del train trait è molto indovinata.

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