HO VOLUTO ESSERE PITTORE E SONO DIVENTATO PICASSO

di Anita Brazzalotto 3^As

Il ventidue gennaio sono andata a Pisa alla mostra di Pablo Picasso, emblema dell’arte moderna.

La mostra si trova a Palazzo Blu, cuore della città, considerato uno degli esempi più significativi di architettura nobiliare cittadina.

Questa mostra è nata in collaborazione tra Palazzo Blu e il Museo Malaga di Barcellona.

Sono esposte duecento opere tra dipinti, ceramiche, disegni, opere su carta, una serie di litografie e acqueforti che vanno dal 1901 al 1970.

Attraverso le sue opere si capisce il genio creativo del pittore e il suo percorso artistico, ogni quadro racchiude un periodo della sua vita.

C’è stato il periodo blu, il periodo rosa, il cubismo e degli accenni di arte africana.

Tutti questi periodi sono presenti nel famoso quadro che si trova al Metropolitan di New York ”Le demoiselles d’Avignon”.

Il carattere della pittura di Picasso che mi ha colpito di più è il passaggio da una visione molto vicina alla realtà alla peculiarissima forma di astrazione e sintesi dell’arte.

Inoltre una delle affermazioni che più mi ha fatto comprendere ciò che lui intendeva per arte è: ”Dipingo come gli altri scrivono le loro autobiografie.Le mie opere, finite o no, sono le pagine del mio diario; il futuro sceglierà le pagine che preferirà. Non sta a me farlo.”

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