Fragilità nel contemporaneo

di Matteo Lupo & Iannuzzi Alberto  3^As

Fragilità, precarietà dei materiali e nel modo in cui questi sono assemblati metafora del mondo contemporaneo sempre più in evoluzione. L’ artista si ferma un attimo prima di cadere in quel baratro verso cui la posizione provvisoria delle sue opere sembra tendere (ad esempio nell’opera grancassa).

Silvano Tessarollo lavora con e su materiali poveri ed aggiunge a questa modalità un’altra condizione ancora più deformante quella del grottesco.

Si può dedurre quanto detto prendendo in esame i titoli delle sue opere presenti nel catalogo in particolare alcune esposte nella mostra Fragile edito in occasione della mostra ‘‘ Fragile’’, ‘‘Grancassa’’, ‘‘Legati allo stesso filo’’, ‘‘Gira e rigira’’, ‘‘Giro in tondo’’. Ad eccezione di Fragile tutte le altre installazioni sono motorizzate e contribuiscono con i loro movimenti irregolari ad aggiungere ulteriore precarietà, alla provvisorietà che sta alla base di ogni sua opera. Specialmente in ‘‘Grancassa’’, il senso del non finito e nuovamente sottolineato da materiali di cantiere, che aggiungono un senso di incompiuto nell’opera, anche il rumore del motore che garantisce all’opera ha la finalità di proporre all’infinito se stesso. Oltre alle installazioni cinetiche l’artista presenta una serie di disegni tra i quali sono memorabili ‘‘Disegno che ride’’ e ‘‘Disegno semplice’’.

La prima opera e chiaramente una ‘‘forma’’ di continuità con i lavori appena descritti, infatti, l’alto parlante da cui ogni 24 ore scaturisce una risata inquietante e chiaramente un’ ampliamento dell’opera ‘‘Grancassa’’. In ‘‘Disegno semplice’’ si ‘‘impone’’ il disegno non come schizzo preparatorio, ma come forma espressiva a sé stante, esattamente come la scultura e la pittura.

Silvano Tessarollo nato a Bassano Del Grappa nel 1956, vive e lavora a Tezze sul Brenta (VI).

Per chi volesse approfondire il lavoro dell’artista consigliamo il sito www.giammaart.it o www.torinoartgalleries.it e su questi cercare Paolo Tonin.

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