STAGE A PRACATINAT…LUCA E LA 1^G

di Luca Filippone 1^G

La prima attività svolta a Pracatinat consisteva nello scegliere una frase fra tre lette dalla nostra professoressa; senza pensarci due volte ho scelto “Vado sempre di fretta”, è sicuramente quella che mi descrive meglio.
Al giorno d’oggi l’intera società è frenetica, non abbiamo più il tempo per soffermarci a parlare, per osservare e “prendercela comoda” , questo è un lato oscuro per la nuova generazione perché si perde tanti fantastici aspetti della vita e trovo che sia un peccato… Dalla premessa si può capire perfettamente che anche il sottoscritto ha una vita frenetica e molto agitata fra scuola, sport, amici e ragazza. Ogni giorno cerco di fare l’impossibile per esserci per tutti e per tutto, ma a volte crollo e non riesco a stare dietro a tutti questi impegni, quindi la frase “Vado sempre di fretta” è azzeccatissima per me.
Individuata la frase che ci identificava ci siamo divisi in tre gruppi in base alla scelta effettuata, quindi abbiamo iniziato la camminata in montagna e dovevamo raccogliere materiali per poter realizzare il progetto che poi avremmo dovuto eseguire la sera nella struttura. Il gruppo “Vado sempre di fretta”  ha raccolto bastoncini, fiori, pietre, pigne ecc…
Quando ci siamo riuniti abbiamo incominciato a discutere su come portare avanti il lavoro, dopo varie idee abbiamo optato per prende un foglio e incollarci sopra i vari oggetti raccolti durante la camminata, buttandoli a caso sul foglio come per far capire che, andando di fretta, non avevamo il tempo di pensare e metterli in ordine, magari classificandoli per origine o specie.


Successivamente abbiamo preso gli acquerelli ed abbiamo schizzato il foglio di colori per dargli una sfumatura artistica infine abbiamo fatto una scritta alquanto provocatoria ” È TUTTO UGUALE… MA…” quel “MA” finale che non conclude non è stato messo a caso, abbiamo voluto lasciare libera interpretare a chi osserva il cartellone, per noi ha il significato che “non vorremmo che la vita al giorno d’oggi fosse così frenetica, ma che si potesse osservare il tutto in modo più profondo senza fermarsi all’apparenza”.


Quest’esperienza è stata educativa e accattivante, un modo come un altro per mettersi in gioco e fare un lavoro di equipe e quindi imparare a confrontarsi con il gruppo, un piccolo assaggio per farci capire un po’ come funziona la vita lavorativa, piena di persone, quindi piena di teste e di conseguenza piena di idee differenti: a volte bisogna sapersi adattare perché altrimenti non si va mai avanti e non si conclude nulla.

VERAMENTE UNA BELLA ESPERIENZA ringrazio vivamente tutti i professori ed in particolare lei, professoressa Bicego, per essere riuscita ad organizzare tutto alla perfezione. GRAZIE!


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