Cinema e Rock, lezioni concerto al Cinema Massimo, a cura del Prof. Basso

Cinquant’anni di contaminazioni tra musica e immagini

Sono almeno sessant’anni che il cinema e il rock hanno stretto un forte legame, indissolubile, di cui reciprocamente hanno tratto vantaggio.

Il cinema ha efficacemente documentato i momenti storici e le vicende di molti dei musicisti protagonisti del rock, immortalandoli, contribuendo alla comprensione del complesso fenomeno culturale, musicale, sociale, estetico e amplificando universalmente l’eco di quel fenomeno epocale che è il rock.

E allo stesso modo, moltissime pellicole, hanno tratto vantaggio dalla propria colonna sonora e addirittura alcune sono più ricordate per la sequenza di brani indimenticabili che contengono, piuttosto che per la narrazione filmica. L’associazione di immagini e suoni ha quindi lasciato momenti di arte assoluta che sono entrati a far parte dell’immaginario comune.

E non ultimo, le due arti sono accomunate dallo spirito pop che le pervade: linguaggi diffusi, condivisi e apprezzati dalle masse;

il progetto “Cinema e rock” proposto agli studenti delle scuole superiori vuol fare incontrare immagini proiettate da diverse tipologie filmiche con la musica originale, ma eseguita dal vivo: da Elvis Presley ai Beatles, da Tommy a Woodstock, attraversando decenni diversi, in modo da fornire un percorso da una corretta prospettiva storica e contando su un forte impatto spettacolare. Pr guidare i ragazzi in questa inedita esperienza, ci si avvarrà anche del competente commento di un musicologo che introdurrà i diversi estratti visivi e contributi musicali.

Marco Basso è felice di fare nella vita le cose che ama, come occuparsi di musica e di arti figurative. Docente di Storia dell’Arte, parla e scrive di musica jazz, rock e blues.

Ha animato sin dal 1976 la programmazione radiofonica privata torinese, giungendo alla Rai nel 1983, dopo aver vinto un concorso nazionale. In Rai ha curato diverse edizioni di Stereodrome, Planet Rock, Rai Stereonotte fino al ´97.

Dal 1981 collabora come esperto e critico musicale con La Stampa, Il Blues, quotidiani, riviste oltre che con la casa editrice UTET.

Ideatore e coordinatore con Nicola Campogrande di “Le Chiavi Della Musica” (progetto di divulgazione musicale rivolto agli studenti delle superiori avviato nel 1996, per il quale scrive “Orecchie: istruzioni per l´uso”).

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