articolo a cura della Prof. Pontet per il Progetto “7 artisti per il LAP”

Opere d’arte scenografiche per alunni attori e autori del LAP
Quello che chiamiamo arte è un concetto astratto che diventa qualcosa di concreto quando a fruire dell’ opera realizzata sono tutte quelle persone che interagiscono nella sua creazione. Questo è quello che è successo nelle settimane di scuola estiva dedicate alla riqualificazione delle aule dell’Istituto Guarino Guarini, terzo plesso del Liceo Artistico Aldo Passoni di Torino. A gestire l’alternanza degli artisti che hanno operato in ambito nazionale e internazionale negli anni novanta del Novecento sono statialcuni professori tutor, capitanati da Dario Colombo, che hanno seguito, passo per passo, questo progetto di arte inclusiva per i nostri allievi del secondo anno del Biennio e terzo e quarto anno del Triennio di Arti Figurative.
Sette settimane, dal 1 luglio al 28 agosto 2021, in cui sette artisti, Bartolomeo Migliore, Pierluigi Pusole, Enzo Gagliardino, Daniele Galliano, Enrico Iuliano, Luciano Gaglio, Monica Carocci, insieme agli allievi del LAP hanno realizzato delle opere tridimensionali tematiche, delle pareti immaginifiche in cui il fruitore è stato anche attore della scena, parte integrante del quadro scenografico. I tutor Dario Colombo, Giuseppe Lucia, Roberta Testa, Emanuela Termine hanno seguito i lavori svolti dagli artisti e studenti apprendisti contrassegnando, questa esperienza, di contenuti letterari e filosofici. Particolarmente formativo l’ incontro con l’artista fotografa Monica Carocci e il suo Corso di fotografia analogica, teorica, tecnica, sul tema liberamente ispirato alle novelle di Guy de Maupassant con scatti fatti presso il giardino di Palazzo Reale alla modella ex allieva del LAP, Beatrice Molinario. Anche “Constellations”, dell’artista Daniele Galliano ha dato luogo ad un viaggio nell’universo in cui dal buio sono esplose luci e colori, gesti di pura gioia e liberazione, istantanee di emozione; una suggestione amplificata dalle T- shirt a tema indossate dagli allievi coinvolti in questa installazione.
Per comprendere la portata di questo restauro d’artista il professore Dario Colombo ha rilasciato questa intervista : 

Come è nata l’idea di partenza di questo progetto?
Necessità fa virtù! L’alto numero di iscrizioni ha reso necessario cercare nuovi spazi-aula.
La Dirigente Antonella Accardi Benedettini si è prontamente messa in contatto con la Città Metropolitana e successivamente al sopraluogo del primo piano dell’Istituto Guarino Guarini, di Via Pesaro 15, ha preso forma l’idea di titolare le aule ad illustri artisti torinesi degli anni novanta. 
Come è avvenuta la selezione degli artisti torinesi?
Inizialmente gli artisti dovevano essere undici ma per tempistica organizzativa ci siamo fermati alle prime sette conferme.
Come è avvenuta la selezione dei partecipanti?
Inizialmente avrebbe dovuto partecipare solo il triennio di Arti Figurative ma gli allievi delle classi seconde hanno aderito numerosi a quest’iniziativa.
Chi ha organizzato i gruppi operativi collegati agli artisti?
Di questo compito me ne sono occupato personalmente.
Come erano gli ambienti prima degli incontri con gli artisti?
Avevano bisogno di una sistemazione di base prima di intervenire con la pittura d’artista ma la Città Metropolitana ha accolto tutte le richieste predisponendo il corridoio bianco per dare maggior risalto alle installazioni di Aldo Ferrara.
Quali difficoltà sonoemersa in itinere?
Fortunatamente non sono emerse complicanze di nessun genere.
Quali sono gli artisti che si sono dimostrati maggiormente collaborativi?
Ogni artista con il suo gruppo di allievi ha dato il massimo della disponibilità
e tutti gli allievi hanno collaborato per un centinaio di ore.
Gli allievi si sono presentati tutti agli incontri?
Solo durante la prima settimana ci sono state delle rinunce ma complessivamente hanno partecipato trenta allievi.
I tutor sono soddisfatti del risultato?
La gratificazione del risultato è stata premiante per tutti i tutor.
Gli artisti sono soddisfatti del risultato?
Certamente, anche per il ritorno promozionale dovuto alle aule nominali che si differenziano da quelle indicate per numero.
Gli allievi e le famiglie sono soddisfatte del risultato?
Numerose sono state le e-mail ricevute dalle famiglie che ringraziano per questa iniziativa premiante.
Questo progetto proseguirà nei prossimi anni con altri artisti?
Questo progetto potrebbe proseguire perché ci sono ancora aule da pitturare anche se una di queste l’abbiamo selezionata come sala espositiva dedicata alle opere future degli studenti del LAP.
Questo progetto potrebbe essere divulgato anche in altri Istituti della città
Si, potrebbe essere divulgato anche in altre realtà scolastiche cittadine che soffrono dell’abbandono strutturale degli edifici anzi voglio sottolineare quanto possa essere formativo insegnare che il bello non è sempre alla portata della nostra vista, ma si può creare qualcosa di strabiliante anche se i presupposti lo fanno sembrare impossibile.
Domani ci sarà l’inaugurazione della terza sede del LAP potresti definire con uno o 
più aggettivi quello che vedremo?
Una scuola Stupefacente, fantastica ancor più dopo aver partecipato ad un atto di creazione che ha portato a trasformare un luogo non idoneo in un uno spazio gioioso unico nel suo genere, esemplare risultato di “transizione di arte urbana” per la riqualificazione territoriale.
m.p.
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