articolo sulle attività a cura della Polizia di Stato contro la violenza sulle donne a cura di Aurora Robbiano di 5 E

Salone del Libro, padiglione Polizia di Stato

Venerdì 15 ottobre, insieme alla 5^E sono stata al salone del libro di Torino, nel padiglione della Polizia di Stato, dove abbiamo partecipato a un’attività contro la violenza sulle donne e sui minori. A introdurci l’argomento c’era Paola Fuggetta, commissaria capo nella sezione anticrimine della questura di Torino. La commissaria ci ha spiegato che c’è uno schema diviso a fasi, negli uomini che commettono queste violenze: La fase idilliaca (come una luna di miele), quella dove si accumulano le tensioni e infine l’esplosione di rabbia, anche violenta, che non si ferma mai, se non si interviene.

In seguito abbiamo ascoltato la storia di Rita, una sopravvissuta dopo una violenza domestica. Siamo nel 2006-2007, Rita ha 30 anni ed è madre di 3 figli. I primi sette anni di relazione sono andati bene, anche se c’erano dei segnali, ai quali non aveva prestato attenzione. Inizialmente si vergognava e non ha mai denunciato formalmente suo marito alle autorità. Con il tempo e parlando con amici e famiglia, alll’ennesima violenza, che l’aveva portata ad essere ricoverata in ospedale, ha deciso di denunciarlo e trasferirsi, insieme ai figli, da una amica e in seguito cambiare città. La sua vita dopo la denuncia è stata faticosa, dato che per mantenere la casa e i figli ha dovuto fare contemporaneamente diversi lavori, che la obbligavano a stare quasi tutto il giorno fuori casa. Un episodio che mi ha colpito è stata la chiamata del marito per chiederle sesso a pagamento in cambio di denaro, ovviamente Rita non ha accettato e ha deciso di ricominciare ad amarsi e allontanarsi dal suo passato di violenze con l’aiuto della biodanza, che le ha permesso di ricominciare a vivere. Per concludere il suo racconto, Rita, ci ha confidato che è stato cruciale l’aiuto della polizia, per aiutare lei e i suoi figli ad uscire dalla relazione malata che si era creata nella sua famiglia. La sua storia è stata toccante, ha fatto riflettere molti di noi su quanto sia flebile la linea tra amore e violenza.

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