“L’OMBRA” DAVANTI ALLA MOLE SPARISCE…PER ADESSO

di Dennis Garbero 3^D
del Primo Liceo Artistico Statale di Torino

Nell’ultimo anno si è parlato molto del  condominio che doveva essere costruito nei pressi della Mole Antonelliana, esattamente in via Riberi angolo via Gaudenzio Ferrari, che avrebbe disturbato la visione del simbolo di Torino. Questo palazzo doveva essere di sette piani, sette piani di puro lusso, con camere “vista  Mole”, tetti in vetro e ferro, con giardini pensili e finiture d’artista e con l’attico con funzione di residence da affittare ai manager d’azienda in transito a Torino. Con la notizia della costruzione si è scatenata subito la reazione da parte dei cittadini di Torino, guidati dai residenti, sostenuti dagli ambientalisti e da parte del mondo politico e culturale (sito http://salviamolamole.altervista.org/con) . L’accusa mossa è che questo edificio avrebbe soffocato per sempre il simbolo del capoluogo piemontese, a seguire la replica dei proprietari e i progettisti, (Professor Gustavo Ambrosini, docente di progettazione al Politecnico e socio dello studio Negozio Blu Architetti Associati, insieme con Paola Gatti, Cristiana Catino, Carlo Grometto e Mauro Penna) che annunciavano il caseggiato più lussuoso e più costoso della città,  dichiarando: “Lasceremo alla città un immobile che passerà alla storia. Sarà come una scultura: un palazzo moderno, interprete del tessuto ottocentesco circostante”.
La svolta nel mese di Luglio: la Sovrintendenza muta posizione, sostenendo che : “Il progetto non è compatibile con la tutela dell’isolato e la morfologia della zona”, nonostante avesse approvato il progetto nel 2009. Una notizia che i costruttori, che avevano acquistato la piccola area per 2,6 milioni di euro a una asta comunale, hanno poco apprezzato. Tutto da rifare…vedremo che cosa l’ingegno dei progettisti ci proporrà.

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