Alla scoperta di Palazzo Barolo

di Marabotto Alessia, 1E

Venerdì 14 Febbraio, la classe si è recata a Palazzo Barolo, per assistere ad una breve lezione e concerto di viole da gamba.
Oltre alla bellezza  in sé, il palazzo, ricco di dettagli settecenteschi, ha una storia molto travagliata e complessa. Molti personaggi storici hanno avuto modo di  visitare, viverci o avere un breve soggiorno al palazzo, come lo stesso Mozart.
Lo stupore  infatti ha prevalso per tutta la visita. Il concerto si è tenuto nella cosiddetta “sala della musica”, che era arricchita da quadri i quali raffiguravano  i personaggi che vissero lì.
C’erano quattro musicisti e tutti suonavano uno strumento diverso, ma appartenente alla stessa famiglia di viole. L’armonia che trasmettevano era molto coinvolgente e rilassante.
Grazie a questa esperienza ho potuto capire che la musica è tutta bella, non può essere né vecchia, né brutta; dipende solo da chi ha la capacità di trasmetterla veramente e abbia le buone intenzioni di farlo non per scopi commerciali, ma per pura passione. Dai movimenti che facevano i musicisti, e dalle espressioni, si capiva proprio che lo facevano per questo scopo.
Credo che il concerto a Palazzo Barolo sia stato una splendida occasione per provare ad ascoltare tipi di musica differenti da quelli che ascoltiamo noi adolescenti di solito.
Dopo quest’esperienza è possibile capire la straordinaria bellezza della musica classica che, a mio parere, pur non essendo accompagnata da parole, è il genere più espressivo fra i generi musicali.
Questo affascinante concerto di viole è “accompagnato” da una lezione di teoria sulla musica, in particolare degli strumenti ad arco.
Dopo il concerto ci hanno fatto visitare il Palazzo con alcune delle sue stanze più suggestive.
La stanza che mi è piaciuta di più è la camera da letto di Silvio Pellico. Era una stanza magnifica con uno specchio, un letto a baldacchino, un pianoforte e uno scrittoio. I mobili erano pochi, l’essenziale, come in tutto il Palazzo.
La decorazione della camera era bellissima: sulle quattro pareti erano rappresentate le quattro stagioni, mentre sul soffitto c’era un magnifico dipinto di Giunone sul suo carro trainato da pavoni.
Nelle decorazioni del Palazzo era molto frequente l’uso del color oro.
Credo che sia un’esperienza che consiglierei a chiunque ami l’arte, la storia o la musica.
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di Alessandra Canale 1E
Venerdì 14 Febbraio, noi studenti della 1E ci siamo recati a Palazzo Barolo dove abbiamo avuto l’occasione di ascoltare un concerto di viole da gamba.
E’ stato fantastico ,abbiamo imparato a conoscere un nuovo genere diverso da quello che ascoltiamo oggi.
Sono rimasta colpita dall’armonia e dalla serenità che questi strumenti trasmettono , il suono che producono ti accoglie e ti comunica qualcosa di piacevole che riesce a coinvolgerti.
Fantastico è anche il movimento dei musicisti mentre suonano, sembra quasi che volessero raccontarti una storia.
Il concerto si è tenuto nella sala della musica, arricchita da quadri e da meravigliosi affreschi. Finito il concerto ci hanno fatto visitare alcune stanze, come ad esempio la camera da letto di Silvio Pellico arredata con mobili antichi. Il palazzo è arricchito da dettagli settecenteschi, è immenso ed è bellissimo.
Detto questo, sono felice di aver fatto questa esperienza che mi ha  aiutato a capire che la vera musica è quella suonata e cantata  col cuore, anche se purtroppo al giorno d’oggi i musicisti e i cantanti usano la musica con lo scopo di far soldi.
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di Berbano Brandon , 1°E
La mattina del 14 febbraio 2014 siamo andati a Palazzo Barolo per una visita :
ci hanno fatto accomodare in un salone costruito in età settecentesca .
Ci siamo seduti e la cosa che ho notato per prima erano quattro persone con quattro strumenti musicali che , al primo sguardo, mi sembravano violini e violoncelli.
La persona che ha parlato tutto il tempo descriveva e raccontava in modo accurato la storia degli strumenti che venivano da diverse epoche antiche .
Mi sono reso conto allora che non erano violini e violoncelli , ma si chiamavano “viole da gamba” strumenti estinti , cioè strumenti che non si costruiscono e non si suonano più ai nostri giorni .
Quando cominciarono a suonare le 4 viole da gamba , si sentì in tutto il salone una melodia rilassante , armoniosa e piacevole da sentire.
Vorrei ritornare di nuovo a Palazzo Barolo : per me sarebbe un regalo , non tornerei per visitare il palazzo , ma per risentire quella melodia che proveniva da quei quattro magnifici strumenti.
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 di Martina De Nicolo 1E
Noi, della classe 1E, Venerdì 14 Febbraio ci siamo recati a Palazzo Barolo, per assistere a un concerto di viole da gamba.
Le prime impressioni che ho avuto appena entrata a Palazzo sono state stupore e serenità.
Stupore perché il Palazzo presentava molti dettagli.
Serenità perché c’erano molti colori e l’ambiente era molto accogliente.
Il concerto si è tenuto nella sala della musica che era arricchita da affreschi e quadri.
I suoni che producevano queste viole da gamba mi trasmettevano un senso di gioia, felicità e armonia.
Non esiste musica vecchia.
Non esiste musica bella o brutta.
Esistono strumenti vecchi.
Esistono gusti diversi.
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di Dinoi Martina 1E
Venerdì 14 febbraio ci siamo recati a Palazzo Barolo per assistere ad un concerto di viole ed in seguito abbiamo visitato il palazzo.
Il concerto di viole è stato molto interessante, io penso che la musica sia un a delle poche cose che unisce davvero tutti. Secondo me, alla fine, la musica è qualcosa che si sente non solo con le orecchie, ma anche con il cuore.
È stata la prima volta che andavo ad un concerto di viole e mi è piaciuto davvero molto, è stata un’esperienza unica.
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di Mancuso Andrea Rebecca 1E
Palazzo Barolo era uno dei musei della città di Torino che non n avevo ancora visitato. Così la scuola mi ha dato la possibilità di visitarlo.
In programma c’era un piccolo concerto di alcuni strumenti a gamba. Ci hanno fatto accomodare in una sala chiamata proprio “Sala da concerto” il cui soffitto è adornato da coloratissimi e particolari affreschi. Sulle pareti, una soffice stoffa riveste i muri a cui sono appesi dei ritratti delle famiglie che sono vissute nel palazzo. In fondo alla stanza si trova, a sinistra, un pianoforte che apparteneva al grande Chopin e accanto ad esso si erano preparati quattro musicisti pronti per trasportarci in un altro mondo: quello della musica. Durante quella esibizione ho provato molte emozioni.
Quella musica, così diversa da ciò che ascoltiamo noi, riesce ad equilibrarti i pensieri. Ti fa riflettere e pensare; la tristezza e la felicità ti travolgono. In fondo il suo potere è quello, cioè trasmetterti tante sensazioni. A ogni corda che si muoveva e vibrava, dei brividi salivano lungo la schiena.
È stata un’esperienza bellissima, da provare assolutamente. Dopo questo “viaggio” nella musica, ci hanno portati a fare una visita nel palazzo. Mentre una guida ci raccontava la storia delle famiglie e del palazzo stesso, io ammiravo la maestosità della scala principale che porta alle varie stanze dei nobili, le quali contengono pochi mobili, quindi l’essenziale. I soffitti sono dipinti e molto colorati. Per chi è appassionato di storia o per chi è semplicemente curioso, consiglio di visitare Palazzo Barolo. 
Non siate timidi e fatevi trasportare in un’altra epoca!
Ciao Ragazzi!!
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 di Silvia Faccenda 1E
Venerdì 14 Febbraio, noi alunni della classe 1E, verso le 10:00 siamo andati a visitare il Palazzo Barolo,accompagnati dal prof. Basso e dal prof. Perri, per  ascoltare un concerto di Viole.
Non ne avevo mai sentito uno, all’inizio pensavo che fosse uno di quei concerti noiosi,perché avevo un pregiudizio negativo sulla musica classica, la ritenevo “antica”. Invece mi sbagliavo, è stata davvero una bella esperienza, è stato bello ascoltare un altro tipo di musica, musica vera, con strumenti veri, non la solita musica che ascoltiamo noi giovani oggi, come Rap, House, Elettronica ecc..
Mi è piaciuto il fatto che i musicisti interagissero con noi, inoltre è stato anche molto interessante e affascinante vedere come erano arredate le stanze nel settecento.
Consiglio la visita a Palazzo Barolo, ci ritornerei volentieri .
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di Arianna Merlo IE
Arrivati a Palazzo Barolo ci hanno fatto sedere in una sala da concerto.
Era una sala enorme con un dipinto sul soffitto bellissimo e molto colorato. Gli strumenti che avevamo davanti, erano delle viole a gamba. Era un quartetto. Quando hanno cominciato a suonare mi sono sentita rilassata.
A me personalmente quella musica piace, mi fa pensare, riflettere. E’ una musica dolce, sensibile, leggera e con un affresco del genere sul soffitto era tutto molto bello e rilassante.
Finita la musica ci hanno fatto visitare qualche stanza del palazzo.
Personalmente è stata una parte un po’ noiosa anche se le pareti, i mobili, i dipinti e tutto il resto erano qualcosa di stupendo.
Infine l’unico modo per vedere se siete d’accordo col mio pensiero è andare a visitarlo.
Quindi………BUONA VISITA! Ciao.
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di  Villano Linda 1°E

Palazzo Barolo è uno dei più bei palazzi che ci sono a Torino, soprattutto se si ascolta un concerto di viole in una grande sala che ti fa ritornare nel Settecento.
È stata una bella esperienza, una macchina del tempo che ti fa fantasticare ad entrare in un “mondo parallelo”.
Ascoltando questa musica ho capito che si non può definire ‘vecchia’ o ‘antica’, bensì musica attuale. I ragazzi ,al giorno d’oggi, preferiscono ascoltare generi che vanno di moda: pop, rock, rap, invece di ascoltare musica classica perché ritenuta antica e fuori moda.
Attraversare le sale che ha percorso Mozart e sfiorare il pianoforte a coda dove ha suonato Chopin, non sono sensazioni che si provano tutti i giorni, consiglio a tutti di andare a visitare questo palazzo per ritornare indietro nel tempo.
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