Ponzio IV e Zhang Zhe a cura del Prof Marco Basso

Ponzio IV e Zhang Zhe: due universi in pittura che apparentemente sono agli opposti, ma alla fine si toccano: capolinea di un percorso artistico perfettamente circolare. Si incontrano grazie all’iniziativa della Galleria delle Arti, Cortile Lagrange che li ospita in mostra fino al 30 aprile (via Lagrange 27; dal martedì al sabato ore 10,30-12,30 e 15,30-19,30).
Nato a La Spezia nel ’37, ma artisticamente da sempre protagonista a Torino, Ponzio espone dagli anni ’70 anche a Parigi e New York; di Pechino e oggi all’Accademia Albertina, vincitore di una borsa per perfezionare i suoi studi di pittura Zhe, che esordisce con la sua prima mostra italiana; sedotto da Burri e Manzoni, attratto dalle lamiere di zinco e dalla scultura, Sergio Ponzio (IV di una famiglia propensa all’arte) abbandona i pennelli per trovare immediatamente nel materico un percorso originale e ricco di personalità; abituato al segno calligrafico e alla sua elegante sintesi tipicamente orientale, Zhe insiste in un figurativo che lo vede protagonista attraverso ritratti e nudi. Efficaci per immediatezza e sentimenti, raccontano un mondo di memoria e inquietudine: Ponzio con cancelli e muri sbrecciati dal tempo e Zheng attraverso persone con il loro personale fardello di apprensione e sofferenza.
Marco Basso

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