Giornata FAI e Lap Passoni, 26 e 27 Novembre, Chiesa di S. Maria della Misericordia, Torino a cura di un ex studente del Passoni, Enea Barberis Jalla

Mattinate FAI per le scuole

A cura di Enea Barberis Jalla

Anche quest’anno, gli studenti del Liceo Artistico Passoni hanno partecipato come Apprendisti Ciceroni nell’ambito delle Mattinate FAI per le scuole indette dal Fondo Ambiente Italiano e svoltesi tra il 24 e il 28 novembre 2014.

Il progetto, nato nel 1996 con l’obbiettivo di educare i giovani al valore dei beni artistici e paesaggistici presenti sul territorio, ha riscosso come di consueto un discreto successo.
Alunni e alunne del Passoni si sono ancora una volta dimostrati all’altezza dell’incarico affidatogli studiando la Chiesa della Misericordia, sita a Torino in via Barbaroux 41 e accompagnando in seguito il loro pubblico attraverso articolate visite guidate.

La chiesa, dedicata a San Giovanni Battista detto Decollato, prende il nome dall’Arciconfraternita della Misericordia che la acquistò, sostenuta dai Savoia che ne erano i più importanti membri, dalle monache di Santa Croce, nel 1720.
La confraternita, nota come “della Misericordia” poiché si occupava di operazioni di sostegno ai condannati a morte, sopravvive ancora oggi dedicando le sue energie ai carcerati.

L’edificio, già gravemente danneggiato durante l’assedio di Torino del 1706 ad opera dell’artiglieria francese, venne definitivamente compromesso da un’imponente nevicata verificatasi nel 1751 che ne fece collassare il tetto.
La confraternita decise pertanto di farlo restaurare completamente da un suo confratello, Nicolis di Robilant, architetto e scenografo di corte. Questi procedette al recupero della struttura realizzando una chiesa caratterizzata da aspetti artistico – architettonici del secondo ‘700, riscontrabili in uno stile Barocco declinante verso il Rococò ed avente delle valenze neoclassiche.

In seguito, nell‘800, presumibilmente in occasione della morte del sovrano abdicatario Carlo Alberto, i colori impiegati da Robilant vennero coperti con delle tonalità nere, verdone e rosso scure in segno di lutto. Inoltre le finestre vennero murate e affrescate.

Recentemente, in seguito ad un restauro effettuato tra il 2008 ed il 2013 grazie a finanziamenti messi a disposizione dalla Compagnia di San Paolo, è stato possibile riportare alla luce i colori originali di Robilant oltre che risolvere un serio problema di umidità attraverso l’installazione di un innovativo sistema di riscaldamento geotermico che sfrutta tre sonde che raggiungono la profondità di 160 metri e recuperano calore dalla terra.

Nella chiesa sono altresì presenti i dipinti Decollazione del Battista di Federico Zuccari, San Giovanni Nepomuceno del Beaumont, e l’Annunciazione e l’Assunzione del Rapous, allievo del Beaumont, insieme alle sculture dell’Arcangelo Gabriele e dell’Annunziata del Plura e a due Pale di Giacomo Parravicino.

Gli studenti delle classi IV B e IV G hanno provveduto all’illustrazione della storia della Chiesa, della sua architettura, nonché delle opere presenti al suo interno, intrattenendo il pubblico con una spiegazione per ognuna di esse.

Gli studenti della classe V E invece, appartenenti alla sezione dell’indirizzo di Arti Figurative si sono cimentati in lavori di schizzo e pittura improvvisati di particolari architettonici e degli arredi, dimostrando una notevole perizia tecnica.

Studenti della sezione musicale del Liceo Classico Cavour, un tempo appartenenti al Passoni Giovedi si sono poi cimentati in un concerto strumentale compreso l’antico organo, mentre due studentesse del Passoni (4A-4B) hanno eseguito alcuni pezzi, tra cui l’aria Lascia ch’io pianga mia cruda sorte tratta dall’opera Rinaldo di Georg Friedrich Händel accompagnando il racconto dei Ciceroni.

In conclusione, l’impressione generale del lavoro svolto è stata senz’altro positiva, confermando nuovamente la bontà del progetto e rafforzando la convinzione che questo debba proseguire ancora, in quanto valido strumento di apprendimento per gli studenti e di valorizzazione per i beni architettonici italiani.

 

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