SIPARI SOCIALI E IL PASSONI

A cura del Prof Tomaso Brucato

Con il Progetto Sipari Sociali arte e educazione si incontrano per generare ascolto, condivisione, scoperta di nuovi canali espressivi e di un senso di appartenenza a una comunità che accoglie le diversità, le difficoltà del crescere e le unicità di ciascuno.

Sipari Sociali è un progetto unico nato nel 2012 a Torino come sperimentazione territoriale di una coordinata azione sociale e culturale, a favore di bambini e ragazzi tra gli 8 e i 17 anni provenienti da contesti diversi, con particolare attenzione a coloro che vivono situazioni di fragilità sociale e familiare.
Il teatro, la musica, la narrazione e la messa in scena di opere note, appositamente riadattate, diviene per i partecipanti strumento/opportunità di crescita emotiva e culturale

Quest’anno, nella sua seconda edizione, Sipari Sociali ha coinvolto 70 ragazzi (tra cui un buon numero di studenti del liceo Passoni) che si sono preparati come attori, coristi, mimi, musicisti e scenografi/costumisti.
Lo spettacolo è tratto da “Elisir d’Amore” di Donizetti.

Il Passoni:
elenco ragazze della classe 4C che hanno aderito al progetto Sipari Sociali come scenografe.
Sono state impegnate nella creazione delle scenografie, nelle prove luci con i tecnici, nel laboratorio di costumi a fianco alle costumiste per le prove costumi, prove generali e preparazione spettacolo.

RECITAZIONE
Ecaterina Baciu
Casaro Roberta
Dimitriu Romina
Scotto Gabriele
Zanin Valentina
DANZA
Francesca Calzolari
Martina Costanzo
Beatrice Molinaro
CORO
Scapola Giulia
Licari Rachele
Martina Lazzarini
Giorgia Culotta
Cristina Actis

SCENOGRAFIA

Negri Giulia

Vacchina Silvana

Martina Ramundo

Clara Faissingher

Flavia Vitiello

Martina Villanova

20140508-075817.jpg

20140508-075828.jpg

Pubblicato in attività, Eventi | Lascia un commento

la 4 E adotta un monumento a Torino, porte aperte 2014

In occasione dell’evento “Torino porte aperte – La scuola adotta un monumento – 2014”, la classe 4E del Liceo Artistico Passoni, coordinati dalla Professoressa Ciocca Anna, propone una visita guidata presso la Basilica dei Santi Maurizio e Lazzaro in via Milano, 20 dalle ore 15 alle 18. Cinque gruppi di ragazzi intrattengono i visitatori, parlando anche in inglese descrivendo: l’architettura esterna, l’architettura interna (altari e marmi laterali), dipinti murali (cupola centrale, pennacchi, danni, alterazioni e restauri), coro, trompe l’oeil, cupola absidale, abside, sagrestia, macchina processionale della scuola del Plura e arredi.

20140504-154300.jpg

20140504-154310.jpg

20140504-154318.jpg

20140504-154331.jpg

20140504-154339.jpg

20140504-154347.jpg

20140504-154356.jpg

20140504-154409.jpg

20140504-154418.jpg

20140504-154427.jpg

Pubblicato in attività, Eventi | 2 commenti

Esposizione di Pietro Cozzi dedicata a Oliver Twist di Dickens

a cura della Professoressa Paola Giorgis
video di Vanessa Murtas 5ES

Durante il corso di Inglese di 5Es di quest’anno, le/gli studenti sono stati invitati ad approfondire una tematica artistica, letteraria, sociale o scientifica riguardante il periodo Vittoriano.

Le/gli studenti hanno preparato delle slide in PPT illustrando, ad esempio, i movimenti artistici (Pre-Raffaeliti) o letterari (Dickens), oppure le nuove scoperte scientifiche (Darwin); altre/i studenti hanno invece voluto esporre le questioni sociali del periodo (le riforme sociali, la posizione della donna, il lavoro minorile, lo sviluppo delle citta’ industriali, le condizioni di vita negli slums, ecc.).

Abbiamo scelto di offrire qui un breve esempio delle lezioni tenute dalle/gli studenti.

L’esposizione di Pietro Cozzi, dedicata a Oliver Twist di Dickens, e’ stata anche l’occasione per prendere in esame la questione degli orfani e delle bande di bambini che vivevano di espedienti nelle strade della Londra vittoriana.

La sua presentazione e’ risultata ancora piu’ efficace perche’ ha saputo unire l’aspetto contenutistico a quello evocativo…

Pubblicato in Visite | 1 commento

Altre foto da ARS CAPTIVA

foto di Giovanni Perotto 4E e Martina Costanzo 3E

Pubblicato in Visite | Lascia un commento

GILGAMESH di L. Russo e P. Selva, spettacolo teatrale al teatro Astra, via Rosolino Pilo, 6 ore 21.00 Giovedì 8 e Venerdì 9 Maggio

20140502-121943.jpg

20140502-121957.jpg

Pubblicato in Eventi | Lascia un commento

ARS CAPTIVA '14

di Gabriele Artusio, foto di Fabiana Bertolino 4E

Torna ancora una volta a Torino, Ars Captiva: il celebre evento artistico torinese ha raggiunto la sua quinta edizione ( l’inaugurazione è avvenuta alla Fondazione Merz, in Via Limoni, Mercoledì 30 aprile) ed avrà nell’arte contemporanea il suo centro focale.
Come la precedente edizione Ars Captiva 2014 “andrà a braccetto” con il Torino Jazz festival ed avrà un sapore Groove: tra performance, concerti e arte contemporanea, Ars Captiva ricomincia ancora una volta.

Pubblicato in Visite | Lascia un commento

ARS CAPTIVA

20140429-165502.jpg

20140429-165523.jpg

Pubblicato in Eventi | Lascia un commento

inaugurazione ARS CAPTIVA

il LAM Passoni ha il piacere di invitare tutti i lettori ALL’INAUGURAZIONE DI
ARS CAPTIVA GROOVE 2014
FONDAZIONE MERZ
VIA LIMONE,24
Mercoledì 30 APRILE 2014 ORE 17.00
IN COLLABORAZIONE CON IL TORINO JAZZ FESTIVAL

Pubblicato in Eventi | Lascia un commento

cartoline pasquali: Firenze di Martina Costanzo, 3E

20140427-095236.jpg

Pubblicato in Visite | Lascia un commento

“L’Utopia della Bellezza” a Palazzo Chiablese, Torino 2014

articolo di Simone Catalano III^B

PRERAFFAELLITI

meno1

Promossa dal comune di Torino, la mostra dei Pre-Raffaelliti arriva nella nostra città dopo un tour mondiale. Più di 70 capolavori provenienti dalla Tate Britain di Londra dove furono sempre conservati in un’ala apposita del museo inglese. Realizzata con la collaborazione di Alison Smith, capo della sezione di arte inglese, offre ai cittadini torinesi alcuni capolavori indiscussi della Confraternita dei Pre-Raffaelliti (prima di Raffaello Sanzio). La mostra, allestita all’interno di Palazzo Chiablese, offre l’opportunità di conoscere e scoprire le icone più importanti del periodo vittoriano del XIX secolo. Essa si organizza quindi in 7 sezioni: la Storia, la Religione, i Paesaggi, la società contemporanea, lo stile pittorico, la Bellezza e in Simbolismo. E’ interessante analizzare il sottotitolo che si è voluto dare : “L’utopia della bellezza”. Con utopia si intente una sorta di aspirazione, di speranza irrealizzabile. L’esposizione può essere un omaggio a quel gruppo di artisti intenzionati a riformare l’arte invocando un ritorno al Quattrocento e ad una nuova bellezza che uscisse fuori dai rigidi canoni del periodo classico. La Confraternita si è posta l’obiettivo di riportare alla luce le vesti e i costumi di un immaginario passato. Segnando così una riconciliazione tra vita, arte e bellezza. Le tecniche di pittura prevalentemente utilizzate sono le tempere ad olio, l’inchiostro e gli acquarelli.

OPHELIA

1

“Ophelia” (1851-1852), John Everett Millais, olio su tela,Tate Britain di Londra.

Forse il quadro più rappresentativo e iconografico di questo movimento artistico è “Ophelia” di John Everett Millais. Molti quadri dei PreRaffaelliti prendono spunto dalla letteratura, dalla poesia e dalla Bibbia. Ophelia, soggetto tratto dall’Amleto di William Shakespeare, cade dalla sponda di un fiume mentre raccoglie dei fiori. La resa pittorica è una delle più dettagliate e precise. Ogni linea dona al quadro una naturalezza verosimile. Non dobbiamo dimenticare che la progressione nel campo della scienza e della botanica contribuirono ad un ottimo risultato finale. Proviamo ad immaginare il dipinto senza la ragazza nel ruscello. Ecco, proprio così si presentò prima che il pittore decidesse di aggiungerla in un secondo momento. La donna rappresentata è Elisabeth Siddal, futura moglie di Dante Gabriel Rossetti e modella di professione, la quale posò per un lungo periodo immersa in una vasca piena d’acqua riscaldata da delle semplice lampade e candele. Molti sono gli oggetti simbolici nei quadri dei pittori del XIX secolo. In questo abbiamo: il salice piangente simbolo di un amore abbandonato, le margherite galleggianti rappresentano l’innocenza, le viole sul corpo di Ophelia simbolo di fedeltà e morte giovanile, il papavero rosso con i sementi neri in rappresentanza del sonno e della morte.

3

Le margherite e il papavero


4

Le viole


2

Il salice piangente

Sono molte le opere esposte alla mostra, ma tutte con un unico denominator comune: rappresentare la bellezza come un tutt’uno tra arte, vita e poesia. Un esempio lo si può notare nella “Beata Betrix” di Dante Gabriel Rossetti. Il quadro rappresenta l’allegoria dell’amore. Il pittore descrive la scena di Beatrice Portinari come se fosse in un momento di preghiera. Le mani poste una sopra l’altra alludono forse al rito della comunione. Dietro la donna si scorge la figura di Dante con la lunga tunica rossa. Egli tiene in mano una flebile fiamma in rappresentanza della morte prematura di Beatrice. L’artista raffigura la protagonista con le sembianze di Elisabeth Siddal. E’ interessante notare come Rossetti associ la figura della amata di Dante a quella della consorte di Gabriel Rossetti. Anche qui abbiamo delle rappresentazioni simboliche. L’uccello color rosso (probabilmente una colomba dato che Elisabeth veniva chiamata “la colomba”) simboleggia l’amore, che porta nel becco un papavero giallo. Da esso si può ricavare il laudano, quello con cui Lizzy, così chiamata comunemente, si tolse la vita.

5

“Beata Betrix”, Dante Gabriel Rossetti, olio su tela,1872, 86×66 cm, Tate Britain di Londra.


Gli artisti principali del movimento dei PreRaffaelliti sono:

  • Dante Gabriel Rossetti
  • John Everett Millais
  • Ford Madox Brown
  • William Morris
  • Arthur Hughes
  • Willam Hunt

L’arte dei PreRaffaelliti si colloca tra il periodo classico e quello moderno. Essi ci portano, attraverso i loro quadri in un passato lontano raccontandoci la storia. Ma che cosa ci ha lasciato, ai giorni d’oggi, questa rivoluzione di arte? Nella moda, nel cinema e nella musica abbiamo dei riferimenti. Pensiamo ai film di Tim Burton come “Edward, mani di forbice” o “La sposa cadavere”. Tutti collegati in qualche modo a questo stile un po’ gotico e vittoriano. Peraltro fu proprio la regina Vittoria che dopo la scomparsa del marito, lanciò questa moda degli abiti lunghi e capienti. Una caratteristica comune a tutti i quadri è che tutti i soggetti rappresentati erano modelli professionisti, i quali posavano per la resa dell’opera.

IL PAESAGGIO

Anche rappresentare paesaggi esprimeva al meglio il sentimento dell’arte. La Confraternita dei PreRaffaelliti (nata nel 1848) dipingeva “en plain air”, che tradotto letteralmente vuol dire “all’aria aperta”. Difatti gli artisti dipingevano fuori, proprio per cogliere tutti i più piccoli dettagli della natura. Le conoscenze botaniche erano dalla loro parte. Non dimentichiamo che proprio nel 1859 venne pubblicato in Gran Bretagna il libro di Darwin sull’orine della specie.

 6

Un esempio è il dipinto di Ford Madox Brown – “Il campo di fieno”. La giornata lavorativa in campagna e finita. In primo piano possiamo vedere un carro trainato da cavalli che offre un passaggio a casa a dei bambini rimasti lì. Il quadro parla da sé. Il momento del crepuscolo è giunto e gli operai si ritirano. In basso a sinistra c’è un uomo seduto intento ad osservare il paesaggio. Probabilmente egli è il pittore, lì per testimoniare la sua presenza.

Commento e/o riflessione personale.

La mostra ha soddisfatto pienamente i miei gusti. Solitamente io non vado spesso nei musei, ma questa volta mi ci ha fatto tornare per ben due giorni. Grazie alle audio-guida sono riuscito a scoprire tutti i dettagli e le peculiarità che si trovavano all’interno delle opere. Le luci e le ombre così verosimili e studiate rappresentano il mio modello ideale di pittura. Una buona opportunità per conoscere un periodo della storia dell’arte a me sconosciuto. Inoltre penso sia un onore avere qui a Torino delle opere provenienti dalla Tate Britain di Londra. Un altro scorcio di arte che illumina ancora il nostro paese.

Pubblicato in Visite | Lascia un commento