DEGAS. CAPOLAVORI DAL MUSEE D’ORSAY

 "Degas - La famiglia Bellelli (Ritratto di famiglia), 1858-1869"

La più importante mostra che l’Italia abbia dedicato a Edgar Degas negli ultimi decenni. Eccezionale monografia curata da Xavier Rey, che abbraccia tutta l’attività di questo strepitoso pittore: ottanta capolavori, tra dipinti, disegni e sculture, in prestito dal Musèe d’Orsay di Parigi. Alla Promotrice delle Belle Arti, dal 18 ottobre al 27 gennaio 2013

La mostra si presenta come la più grande antologica dedicata a Edgar Degas degli ultimi decenni in Italia: 80 capolavori, raramente esposti al pubblico per motivi di conservazione, che offrono uno spaccato della vita della Parigi di fine Ottocento – l’ambiente familiare, il mondo degli artisti, della musica e dei caffè, il paesaggio, i cavalli, le ballerine e il nudo femminile – e particolare rilievo all’esperienza italiana dell’artista. Spicca fra tutti “Ritratto di famiglia”, che solo in rarissime occasioni ha lasciato il museo parigino anche a causa delle sue grandi dimensioni (2×2,5 m), uno dei capolavori più conosciuti e apprezzati dell’intera opera di Degas.

TARIFFE

• Intero

€ 12,00

• Ridotto

€ 9,00

City Sightseeing Torino ; Disabili Accompagnati ; Maggiore 60 Anni ; Militari ; Studenti Universitari Fino Ai 26 Anni ; Insegnanti

• Tariffa famiglia

• Tariffa famiglia

€ 24,00

2 Adulti + 1 Bambino

• Tariffa scuole

€ 5,00 – (più € 1 di diritto di prevendita)

Scuole

• Tariffa gruppi

€ 8,00 – (più € 1,5 di diritto di prevendita)

Gruppi Di Massimo 25 Pax ; Gruppi Di Minimo 15 Pax

• Gratuito

accompagnatori di disabili ; minore 6 anni ; possessori di Abbonamento Musei ; Torino+Piemonte Card

DATE E ORARI
• Dal 18/10/2012 Al 27/01/2013

Chiuso il martedì.

ORARI FESTIVITA’:
– Lunedì 24 e 31 dicembre: dalle 10.00 alle 14.30
– Martedì 25 dicembre e martedì 1 gennaio: dalle 14:30 alle 19:30.

Lunedì | Mercoledì | Venerdì | Sabato | Domenica
10.00-19.30

Giovedì
10.00-22.30

Fonte: Torino e provincia

Fonte foto: Degas

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Il Passoni incontra il COMANDO CARABINIERI TPC

18 Dicembre 2012

Liceo Artistico – Musicale – Istituto d’Arte “Aldo Passoni” di Torino

Il Passoni incontra il COMANDO CARABINIERI TPCAlcune classi  dell’indirizzo Restauro delle Opere Pittoriche, in particolare la 5^As, la 4^As, alcuni studenti della 3^E e 3^A accompagnati dai docenti Venturini, Colombo Dario e Testa si sono recati presso la Sede in via della Rocca per partecipare all’incontro organizzato dal Prof. Basso con il comandante Guido Barbieri del nucleo territoriale Tutela Patrimonio Culturale di Torino. 

Il Passoni incontra il COMANDO CARABINIERI TPCIn questa occasione è stata descritta agli studenti la storia del nucleo e le sue mansioni.
Il comandante ha indicato quali sono le attività principali a livello nazionale:

1) recupero beni culturali illecitamente sottratti
2) controllo siti archeologici
3) controllo attività commerciali
4) verifica delle misure di sicurezza di musei, archivi e biblioteche
5) controllo cataloghi case d’asta
6) controllo siti internet “dedicati
7) tutela del paesaggio.

Il comandante ha inoltre elencato le mansioni internazionali; supporto specialistico e Il Passoni incontra il COMANDO CARABINIERI TPCoperazioni di peace-keeping; formazione a operatori esteri polizia/dogana, ad esempio in Mongolia nel 2010, in Iran nel 2012 e in Algeria nel 2012; partecipazione a progetti europei per supportare la tutela del patrimonio culturale internazionale; attività consultiva organi MiBAC; PROGETTO Psyche;  collaborazione con l’UNESCO.    

Durante l’incontro il comandante ha spiegato agli studenti come funziona la banca dati beni culturali illecitamente sottratti.

Sono stati forniti i riferimenti dei due siti in rete: Carabinieri e Beni culturali che offrono indicazioni di vario tipo e consigli rispetto agli acquisti dei collezionisti in un’ottica di autotutela, una scheda documento dell’opera d’arte che serve per aggiornare la banca dati telematica.

Il Passoni incontra il COMANDO CARABINIERI TPCIn occasione del quarantesimo anno del comando è stato allestito in rete un museo delle opere salvaguardate e recuperate.

Il comando ha anche allestito un gioco interattivo per bambini per valorizzare la prevenzione attraverso la formazione e l’informazione precoce nella scuola.

Una delle informazioni più interessanti offerte dal Comandante è stata quella inerente il numero di beni culturali presenti in Italia, davvero notevole e spesso affidati al senso “civico” del cittadino perchè non è possibile fare altrimenti rispetto alle potenzialità del comando stesso.

Il Passoni incontra il COMANDO CARABINIERI TPCE’ stato quindi presentato il percorso formativo del personale e le effettive attività svolte in relazione al furto che rientra fra le possibili minacce (simulazione attraverso slide: atti di vandalismo ad un altare i marmo con danni ingenti all’opera, fortunatamente segnalati da un cittadino con conseguente arresto).

Vengono inoltre descritte nel dettaglio le attività di commercializzazione di reperti archeologici clandestinamente scavati in Italia e illecitamente esportati.
Tutto ciò che è di rilevanza archeologica, storica e artistica appartiene allo Stato.
Manca spesso l’informazione e in alcuni casi le persone coinvolte non sono nemmeno consapevoli di aver commesso reato.
Non esistono solo organizzazioni criminali ma anche appassionati che commettono furti occasionali.
Il comandante mostra alcuni casi di “tombaroli” che hanno depredato alcuni scavi clandestini.
In particolare, i siti archeologici o i luoghi e le strutture di valore storico artistico subiscono furti e danni nei territori di guerra, nelle fasi di passaggio delle dittature e, in generale, in condizioni di disordine politico e disagio sociale.
Nell’assenza di codici, leggi e sanzioni che hanno un valore dissuasivo i rischi aumentano.

Vengono descritti episodi di esportazioni clandestine di opere d’arte di cultura nazionale. Quando un’opera ha valore storico ed è di privati può essere comunque vincolata.

L’incontro è stato molto interessante anche perchè ha offerto l’occasione ad alcuni studenti che avevano visitato lo scorso anno il museo di Antichità di Torino e il laboratorio di restauro accompagnati dalla Dott.ssa Petitti Patrizia (articolo presente nell’archivio del blog) di utilizzare le conoscenze e le esperienze pregresse.

Il Passoni incontra il COMANDO CARABINIERI TPC Il Passoni incontra il COMANDO CARABINIERI TPC Il Passoni incontra il COMANDO CARABINIERI TPC

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Il liceo di Susa per il Rebirth Day a Venaria Reale …pensando a Versailles, per preparare il S.U.S.A.

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=a_gj-KaIGx0]

Il 12/12/12 alle ore 12:12 le classi 3^B, 4^A e 4^B si sono ritrovate “casualmente” nella Galleria di Diana, nella Reggia di Venaria Reale.
Entrando nella meravigliosa galleria dalle grandi finestre, attraverso le quali si scorgono i profili delle montagne e i giardini geometrici, è stato naturale prenderci per mano e dare forma al Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto.
Questa azione è stata un’occasione per prepararci all’evento del S.U.S.A (Sentiero Umano di Solidarietà Artistico-Ambientale) che avrà luogo il 21.12 alle 12.21 e che collegherà Susa a Torino.
Quel gesto è una presa di coscienza della responsabilità individuale che ognuno di noi si assume per affrontare le sfide che attendono l’umanità per salvare il pianeta.

Durante l’azione a Venaria, tra gli stucchi della Galleria e la luce abbagliante che proveniva dalle finestre, ognuno di noi ha percepito di avere un ruolo di grande responsabilità per la tutela del patrimonio artistico e ambientale.
Abbiamo vissuto insieme un momento unico e irripetibile in un luogo di rara bellezza.
Tutti noi eravamo lì per condividere un bene comune e per compiere un gesto semplice e solenne al tempo stesso.

La Bellezza salverà il mondo perché “è accordo e armonia delle parti in relazione a un tutto al quale esse sono legate secondo un determinato numero, delimitazione e collocazione,[…], così come esige la legge fondamentale e più esatta della natura” (Leon Battista Alberti, De re aedificatoria, Libro IX, Capitolo V).

In primavera saremo a Parigi per vedere la mostra del Rebirth Day di Pistoletto al Louvre e poi naturalmente andremo a Versailles, costruita negli stessi anni di Venaria Reale e chissà…. magari anche lì ci prenderemo per mano per formare un nuovo Terzo Paradiso!!!

Un ringraziamento a Silvia Varetto e allo staff di Venaria Reale.

PROTAGONISTI: classi 3^B, 4^A e B del liceo di Susa.

Martina Agujaro, Francesca Ainardi, Michael Armosino, Alexandru Gabriel Baltaret, Jonida Banaj, Lisa Barbiero, Marta Bellando, Marta Bernard, Giulia Bonino, Caterina Borello, Beatrice Brunoro, Anthony Buccoliero, Ilenia Caffo, Martina Chirio, Andrea Claretto, Aurora Comino, Sara Cremona, Syria Dieli, Carola Durandetto, Martina Favro, Francesca Filomena, Denise Franciulli, Anna Franzè, Linda Gallo, Rowan Emily Giorda, Letizia Guazzo, Ylenia Ippoliti, Michela Lambert, Carlotta Landra, Giorgia Lioy, Rossella Lis, Chiara Maida, Giada Marinaro, Francesca Massa, Michela Melis, Giulia Mola, Jessica Ostorero Xhixha, Francesca Otta, Lisa Para Martina, Pistone Alessia, Plano Valentina, Raffa Giulia Ravetto, Camilla Roccia, Manuela Roccia, Arianna Rolle, Desirée Rosso, Giorgia Rumiano, Stefania Sancassani, Lorela Sejdini, Elisa Sigot, Alessia Taglianetti, Marcella Tinto, Francesca Tripodi, Edoardo Triventi, Pamela Valle, Irene Verzellino, Luisa Vottero.

Coordinamento: Laura Debenedetti


Collaborazione: Ennio Guglielmetto, Marco Goffi, Paola Romano

Ripresee montaggio: Michael Armosino e Salvatore Lanza

Fotografie: Martina Pistone


Orologio: Martina Chirio

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A Natale, a Capodanno, all’Epifania al Museo di Antichità di Torino

vi invitiamo a partecipare a
il giOcodell’(arche)Oca
Museo di Antichità di Torino
Via XX Settembre, 88
Ore 16.30

Il padiglione del Territorio si trasforma in un tabellone, in cui le 80 vetrine diventano le caselle di un gigantesco gioco dell’oca. Lanciando due grandi dadi, i giocatori avanzano “indietro nel tempo” lungo il percorso a spirale dell’esposizione, dal rinascimento al paleolitico: ad ogni casella si dovrà superare una prova di abilità o rispondere ad una domanda sull’archeologia del Piemonte. La risposta, spesso, è nella vetrina: basta saperla trovare con un po’ di intuito e di spirito di osservazione!

Le regole sono quelle del classico gioco dell’oca.
Si può giocare con un minimo di due giocatori fino ad un massimo di trenta, organizzati in sei squadre.
Dopo aver stabilito l’ordine di partenza tirando un dado, i giocatori lanciano due dadi e avanzano di altrettante caselle.
A ogni casella corrisponde una domanda a risposta multipla o diretta oppure una prova di abilità: il superamento consente di rilanciare i dadi, altrimenti il giocatore dovrà stare fermo un giro.
Il “giudice di gara” è l’archeologo che dirige il gioco, arbitra le controversie, scioglie dubbi di natura tecnica e archeologica.

Costi per il pubblico:
Attività gratuita per tutti
Titolo di ingresso secondo tariffe ministeriali

Modalità di partecipazione:
Si consiglia la prenotazione.
L’attività prevede un massimo di 30 partecipanti; superato questo numero non sarà possibile partecipare all’attività di gioco.
Gli eventuali altri visitatori del museo presenti nel Settore del Territorio saranno comunque coinvolti come “spettatori” in considerazione della natura degli stessi spazi espositivi.

Per informazioni:
Patrizia Petitti
Tel. 0039 0115212251 / 0115211106 (centralino)
Museo di Antichità
E-mail:
– patrizia.petitti-01@beniculturali.it
– sba-pie.museoantichita@beniculturali.it

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RIFLESSIONI SULLA NUOVA COLLOCAZIONE DELLA PIETA’ RONDANINI A SAN VITTORE.

di Viola Cappelli, Natalie Ronca & Giada Spanò 3^

Liceo Classico Liceo N. Rosa, Susa

Valorizzarla, cambiarle ubicazione, ridarle significato simbolico…
La “Pietà Rondanini”(1552-1553) di Michelangelo, da anni collocata al Castello Sforzesco, in attesa della sua nuova e stabile sede nella sala dell’ospedale spagnolo (uno spazio di circa 600 mq dentro alle mura del castello stesso), avrà temporaneamente una nuova casa: il carcere di S. Vittore.

Michelangelo - Pietà Rondanini
La proposta della Giunta comunale milanese, promossa dall’assessore alla cultura Stefano Boeri fa discutere: i più si interrogano sull’intento pubblicitario dell’azione, ma il punto centrale su cui ci si deve concentrare è il valore simbolico di quest’opera: il capolavoro incompiuto di Michelangelo, il suo testamento artisitico e spirituale da cui traspare, attraverso la tecnica del non finito, la sofferenza e la dimensione interiore dell’artista, è posta al centro del carcere, che diventa così luogo di riflessione e riscopre la sua drammaticità attraverso un’opera che ha vissuto per molto tempo in clandestinità.
La “Pietà” in una galera scuote le coscienze proprio perché esprime un’idea di dolore e sofferenza attraverso un figlio che muore tra le braccia della madre; dolore che può essere ricollegato al dolore della redenzione di chi vive nelle nostre carceri inumane, spingendoci ad elaborare necessariamente un nuovo concetto moderno di Pietà.
L’arte assume così un valore pedagogico e sociale: le figure michelangiolesche sono imprigionate nel marmo, proprio come sono oppressi i detenuti.
L’opera, inoltre, permette di riporre l’attenzione su un argomento scomodo e trascurato: il sovraffolamento delle carceri, la loro disumanità, il rapporto impersonale che spinge molti detenuti al suicido.
Questo nuovo modo di fare cultura è sicuramente rivoluzionario e ambizioso, poiché restituisce all’opera d’arte la sua dimensione civile: far parlare oggi è tanto audace quanto necessario.

Michelangelo - Dettaglio Pieta Rondanini

Michelangelo - Dettaglio Pietà Rondanini

Fonte foto :
– Wikipedia
Pensiero Libre
Thais

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FUCILAZIONE N. 7, Paratissima 2012

a cura di Tracey Grant 4^Cs
Liceo Artistico – Musicale – Istituto d’Arte “Aldo Passoni” di Torino

Sono andata a visitare la mostra di Paratissima 2012 agli ex mercatigenerali l’8 Novembre.

C’erano diverse opere tra cui una, che mi ha davvero colpito:
Bios Vincent – “Fucilazione n° 7, le VERGINI”

Bios Vincent - Fucilazione n° 7, le VERGINIDopo 4 anni di assenza Bios Vincent ritorna a Paratissima 2012, con una delle sue opere più drammatiche.
Si tratta di un’ opera inedita.
Opera con cui ci sottopone la cruda realtà della violenza sui minori, in particolare le bambine.
E’ una rappresentazione simbolica: 12 manichini rappresentano bambine di circa 5 anni; sono posti al centro di un quadrato cosparso di sale (=bianco=purezza da non violare), che riportano tracce di colpi di fucili a simboleggiare la violenza: abusi sessuali, sfruttamento nelle miniere di diamanti, bambini soldato, bambini mai nati.

OBIETTIVO:
L’opera vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema inaccettabile della violenza che in ogni forma viene perpetrata sui minori.

I N A C C E T T A B I L E !!!!!!!
150 milioni di bambine nel mondo subiscono ogni anno abusi sessuali, 10 milioni sono spose bambine e in Italia delle 5.000 vittime di violenza, l’80% sono femmine.

Ancora oggi, in certi paesi come l’India e la Cina, è problematico nascere femmine; esiste il fenomeno dell’INFANTICIDIO e dell’aborto selettivo.

Ancora oggi non si è riusciti ad abolire le mutilazioni genitali femminili: UN ORRORE

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Lezione – Concerto al Teatro Vittoria di Carlotta Pupulin

La mattina del 27 novembre 2012 al teatro Vittoria alcune classi del Liceo Artistico – Musicale – Istituto d’Arte “Aldo Passoni” di Torino hanno assistito alla prima di un ciclo di alcune lezioni-concerto sulla chitarra tenute da Carlo Pestelli e Roberto Bovolenta.
Dopo essersi presentati e aver suonato un primo brano per “prepararci” ci hanno fatto un breve excursus nella storia della chitarra e hanno accennato ai vari modi ideati nell’arco dei secoli per suonarla.
Immediatamente ci hanno dato prova della versatilità della chitarra eseguendo “La cumparsita” (tango noto a tutti, che fu composto da uno studente di architettura uruguaiano che lo compose in occasione del carnevale) con vari stili.
Abbiamo i avuto degli accenni riguardanti l’importanza dei bianchi reietti (europei che, per pagarsi il viaggio fino all’America, “ipotecavano” la loro vita, divenendo schiavi alla stregua dei neri africani) all’interno del panorama musicale dell’America del Nord.
Essi erano infatti “baluardi” della vecchia Europa in una nazione “nuova”.
Furono i primi, infatti, a creare le string band inizialmente composte da violino e banjo ai quali si aggiunsero via via altri strumenti, quali mandolino, chitarra.
Altro strumento caratteristico che si aggiunge alle string band è il dobro: chitarra a cui, nel tempo, è stato aggiunto un risonatore di metallo applicato alla cassa, che incrementa notevolmente il livello sonoro dello strumento stesso.

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VISITA AL MUSEO LOMBROSO E AL MUSEO DI ANATOMIA DI TORINO

di Carlotta Pupulin, Elena Tolosano & Martina Saule di 4^As
Liceo Artistico – Musicale – Istituto d’Arte “Aldo Passoni” di Torino

lombrosoMarco Ezechia (Cesare) Lombroso (1835-1909) nacque a Verona da una famiglia ebraica, fu esponente del Positivismo scientifico e uno dei pionieri degli studi sulla criminalità.
Fondò l’antropologia criminale e il “suo” museo di Antropologia criminale, aperto nel 1876, è unico al mondo.
Il museo nacque come sua collezione privata, fu allestito all’interno del laboratorio di Medicina legale dell’Università di Torino, allora situato in via Po, e fruibile dai soli studenti in medicina.
Il museo è stato aperto al pubblico soltanto nel 2009 dopo che il giudice Gustavo Danise, del tribunale calabrese, stabilì che il museo universitario di antropologia criminale «Cesare Lombroso» doveva consegnare ai parenti il cranio di Giuseppe Villella.
Costui era sospettato di brigantaggio e morì in carcere nel 1872.
Cesare Lombroso sottopose il cadavere ad autopsia e, nell’esaminarne la testa, giunse alla convinzione di aver individuato le caratteristiche morfologiche del «delinquente nato».
Da lì prese a costruire le sue teorie secondo le quali la tendenza al crimine sarebbe una caratteristica atavica riscontrabile nell’aspetto fisico dei soggetti interessati e particolarmente diffusa nel Mezzogiorno e soprattutto in Calabria.
Ora il museo è collocato nella cosiddetta “cittadella del sapere” chiamata così perchè si trova nella zona dove sono ubicate molte delle facoltà scientifiche.
Ci accoglie all’ingresso del museo la nostra guida, …, che ci conduce in una prima sala, allestita come un’aula universitaria del secolo scorso.
Qui viene proiettato un video dove due personaggi dialogano tra loro introducendoci nell’epoca storica nella quale visse Cesare Lombroso.
La seconda sala nella quale entriamo ci spiega come lo scienziato abbia studiato la misurazione e la statistica alla base del suo lavoro.
Sono qui esposti alcuni degli strumenti che usò Lombroso per aiutarsi a studiare e quantificare la follia, la delinquenza, la genialità.
Passando nella sala successiva si incontrano centinaia di oggetti rappresentativi delle varie collezioni (reperti umani, maschere mortuarie, corpi di reato, manufatti carcerari e manicomiali).
All’interno dello stanzino successivo, poi, ci viene fornita una spiegazione della teoria dell’atavismo sviluppata da Cesare Lombroso secondo il quale il criminale rappresenta un ritorno alla condizione primitiva.
La teoria ha come prova principale la presunta biologia difettosa del criminale, una fossetta riscontrata nel cranio del delinquente Vilella.
È stato però dimostrato che la presenza della fossetta rientra nella variabilità individuale. Molto interessante la collezione di orci per bere decorati dai carcerati del carcere “Le Nuove” di Torino.
Si arriva infine nella ricostruzione dello studio privato dello scienziato.
Qui la mostra guida, prima di accommiatarsi, ci ha spiegato come, dopo gli studi sulla criminalità, Lombroso abbia cominciato e pubblicato, con l’aiuto della famosa medium Eusapia Palladino, un saggio intitolato “Ricerche sullo spiritismo”.

anatomiaAccompagnati dalla guida abbiamo avuto l’occasione di visitare il Museo di Anatomia Umana e la sua collezione.
Particolarità dell’esposizione è l’allestimento rimasto pressoché intatto rispetto a quello ottocentesco, presentandone il medesimo percorso e didascalie.
All’interno del museo ci sono stati illustrati vari esempi di componenti anatomiche, tra di esse vi erano anche quelli riferenti allo sviluppo del feto da poche settimane fino a dopo il parto, altri di soggetti affetti da forme di gigantismo o altre anomalie genetiche.
Di rilievo anche la sezione inerente alla frenologia, pseudoscienza allora molto in voga che, secondo coloro che la praticavano, permetteva mediante lo studio della morfologia del cranio di individuare le capacità e la personalità dell’individuo.
Giudicata ormai non attendibile, tra i vari esempi di crani presenti spicca però quello di Raffaello Sanzio, indubbiamente a noi molto caro.
Interessanti anche le cere usate dagli allievi che allora studiavano medicina, rappresentanti scorticati e uomini e donne con gli organi bene in vista, provenienti da Firenze.

Sito : Museo di antropologia criminale – “Cesare Lombroso”

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BORSA DI STUDIO WILLY BECK

Come a suo tempo anticipato, e’ uscito il bando di concorso per la Borsa di studio in memoria del Prof. Willy Beck.

Di seguito tutte le informazioni relative e  il link che è possibile inserire sulla pagina web della scuola:

Sito : Fondazione Merz

(sezione “attività” Dipartimento Educazione).

Alleghiamo inoltre una breve sintesi che potra’ essere approfondita direttamente sul sito della Fondazione Merz con gli allegati necessari per la presentazione da parte degli studenti interessati e la locandina da appendere a vostra discrezione in bacheca:

BORSA DI STUDIO WILLY BECK
scadenza 15 marzo 2013

Riservata ai diplomati dei Licei Artistici, Istituti d’Arte, Fotografia, Pubblicità della provincia di Torino

La BORSA DI STUDIO WILLY BECK è un’iniziativa promossa dagli amici di Willy Beck per onorare la memoria del professor Willy Beck con una azione concreta a supporto della formazione degli ex studenti dei Licei Artistici, degli Istituti d’Arte, Fotografia, Pubblicità della provincia di Torino.

La borsa è ospitata dalla Fondazione Merz ed è destinata ai diplomati negli anni 2010, 2011, 2012 che abbiano superato l’Esame di Stato  con punteggio uguale o superiore a 80/100.
Requisito fondamentale è l’iscrizione e la regolare frequenza a corsi dell’Accademie di Belle Arti, Università o Istituti di alta formazione (purché nell’ambito delle arti, del cinema, o dei beni culturali).

Per la corrente edizione saranno assegnate due borse di studio.
Il tema di lavoro/studio/ricerca è libero.

L’importo totale del cofinanziamento coprirà il 50% delle spese documentabili, con un tetto massimo di 1500 € .

Il termine di presentazione delle domande è il 15 marzo 2013 (fa fede la data del timbro postale).

Scarica la domanda di partecipazione, la scheda del progetto, il testo completo del bando e il curriculum di Willy Beck.

La Borsa è interamente finanziata dagli amici di Willy Beck con donazioni volontarie.

Per informazioni: tel. 011.19719792 e-mail edu@fondazionemerz.org

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ARTISSIMA 2012

di Karim Haghighi 3^

Liceo Classico Liceo N. Rosa, Susa

“Il progetto del Terzo Paradiso consiste nel condurre l’artificio, cioè la scienza, la tecnologia, l’arte la cultura e la politica a restituire vita alla Terra. Terzo Paradiso significa il passaggio ad un nuovo livello di civiltà planetaria, indispensabile per assicurare al genere umano la propria sopravvivenza. Il Terzo Paradiso è il nuovo mito che porta ognuno ad assumere una personale responsabilità in questo frangente epocale”.

                                                                                                                   (Michelangelo Pistoletto).

                                                                                             (Terzo Paradiso : il simbolo)

Questa è la spiegazione che Michelangelo Pistoletto fornisce al suo Terzo Paradiso, definizione esposta anche in occasione della conferenza da lui presieduta insieme alle rappresentanze della fondazione “Medicina a misura di donna-ONLUS” e del “Distretto Rotary 2031” il 9 novembre 2012 ad Artissima, la celebre fiera dell’arte che ormai da anni è offerta al pubblico sabaudo presso i saloni del Lingotto di Torino. Sono due i temi che hanno ispirato la conferenza: il confronto sulle potenzialità e sui risultati dell’incontro tra arte, scienza e medicina e il Rebirthday, il giorno della rinascita.
La fondazione Medicina a misura di donna-ONLUS, avvalendosi della partecipazione di Michelangelo Pistoletto; Chiara Benedetto (direttore del Dipartimento Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale S. Anna di torino e presidente della fondazione); Gabriella G.B.Bollone (distretto Rotary 2031); Anna Pironti (responsabile capo presso il dipartimento Educazione del Castello di Rivoli) e di Catterina Seia (vice presidente MAMD), presenta ufficialmente i risultati del percorso avviato per il miglioramento e l’umanizzazione degli ambienti di cura.
Sale d’aspetto riverniciate con colori accesi e vivaci suscitano effettivamente allegria nel paziente in cura, il quale è portato a terminare prima il proprio periodo di convalescenza ospedaliera.
L’arte infatti ” non è altro che la migliore medicina per aiutare l’anima a curare le sue ferite”, spiega Catterina Seia, e in effetti una struttura competente come il S.Anna non può trascurare questo tema.
Le argomentazioni della fondazione a favore dell’iniziativa sono tanto semplici quanto efficaci.
Prima di tutto l’arte è vita, e in quanto tale la fondazione chiede di fare pedagogia del coraggio, di migliorare gli ospedali e l’ambiente che il paziente vede tutti i giorni al fine di non umiliarne il diritto alla vita e la propria dignità.
L’arte è partecipazione, e l’iniziativa ha infatti coinvolto dottori e familiari dei pazienti, uniti tra pennelli e vernice nelle ristrutturazioni estetiche del S.Anna.
Infine L’arte è prevenzione, in quanto, se premettiamo che un ambiente colorato stimola le emozioni, qualora l’animo sia posto nelle condizioni di essere allegro e sereno allora si favorirà sicuramente la cura di una malattia, prevenendo la depressione e favorendo le relazioni sociali.
La seconda parte della conferenza è stata dedicata all’iniziativa di Michelangelo Pistoletto del “Rebirth day”.
Appreso il significato di Terzo Paradiso, sarà facile capire il collegamento tra questo e “il giorno della rinascita”.
Il 21 dicembre, solstizio d’inverno nell’emisfero boreale e d’estate in quello australe, quest’anno assumerebbe secondo le previsioni degli antichi Maya la connotazione fatidica di “fine del mondo”, tanto diffusa quanto priva di fondamento.
Prescindendo da qualsiasi giudizio soggettivo in merito alla veridicità dell’antica previsione, questa data può assumere un senso simbolico, in quanto corrisponde effettivamente a una fase culminante della storia umana.
Il dissesto ecologico dato dallo sfruttamento e inquinamento del pianeta, il fenomeno del consumismo combinato con la crescita demografica che conducono a una condizione di insostenibilità globale, la crisi delle culture che hanno determinato i modelli del pensiero e delle pratiche comuni, tutto ciò è strettamente collegato al sempre maggiore sviluppo scientifico tecnologico che ha portato l’essere umano a un potere sia costruttivo, sia distruttivo mai avuto prima e, perciò, a un’estrema responsabilità.
L’intera società umana si trova oggi alla resa dei conti, quindi ad affrontare un passaggio epocale che porta a una trasformazione complessiva.
L’umanità ha vissuto due paradisi.
Il primo in cui era totalmente compresa nella natura.
Il secondo in cui si é espansa in un proprio mondo artificiale cresciuto fino a confliggere con il pianeta naturale.
Dovrebbe dunque iniziare il Terzo Paradiso, periodo nel quale l’umanità riuscirà a conciliare e coniugare l’artificio con la natura, creando un nuovo equilibrio esteso a ogni livello e ambito della società.
Il 21 dicembre 2012 Pistoletto proporrà un solidale incontro nelle strade e nelle piazze di tutto il mondo, e anche attraverso internet, per dar vita alla grande festa inaugurale del Terzo Paradiso, partecipando con ogni mezzo espressivo (performance, musica, immagini…) a una grande opera comune.
Il progetto rebirth-day è perfettamente low impact e bio-sostenibile, attento ai temi ambientali, promotore di un modello di sviluppo adeguato a una pratica di contenimento e si avvale della collaborazione spontanea di persone o comunità di tutto il mondo.
La conferenza si è conclusa con il simbolico quanto generoso dono del distretto Rotary 2031 di una penna Aurora personalizzata con l’autografo (inciso sul collo) del maestro Pistoletto, la firma d’autore, la firma dell’artista, che testimonia la continua presenza e il supporto dei cittadini torinesi ai temi di solidarietà e volontariato della loro città.

( alcuni studenti con il maestro Pistoletto)

(La catena umana: simbolo della solidarietà del Re-birth day)

                   

LINKS:

Medicina misura di donna

Michelangelo Pistoletto

Rebirth-day

Artissima

 

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