di David Finotti 3^D
del Primo Liceo Artistico Statale di Torino
Si è conclusa l’11 Marzo 2012 un’esposizione internazionale curata dal centro culturale Saint Benin ad Aosta, incentrata sui lavori di Andy Warhol, uno dei maggiori esponenti della Pop Art, movimento artistico nato negli anni ‘50 che usava produrre in serie opere d’arte utilizzando metodi di comunicazione ispirati ai fumetti o pubblicità.
Veniva ripercorsa la produzione artistica di Warhol con opere raccolte da ventitré collezioni da tutto il mondo, con lavori dai suoi inizi ,nel 1957, fino alle sue ultime opere datate 1987. Esposte una grande varietà di temi ma soprattutto di tecniche artistiche: da schizzi e disegni, a stampe più elaborate con lavori a “blot ink”, in italiano “macchia d’inchiostro”, che consiste nell’imprimere dell’inchiostro su un foglio, o serigrafie, procedura di stampa che usa un tessuto che in alcune aree libere fa passare del colore. È quest’ultima la tecnica più usata e ovviamente più esposta, essendo la tecnica preferita di Warhol da quando la scoprì negli anni ‘60. Fu proprio la serigrafia, che 
permetteva un lavoro di ripetizione e di produzione a catena d’immagini, a formare il movimento della Pop Art e a renderlo famoso e riconosciuto nel mondo.
L’ormai celebri immagini della sorridente Marilyn Monroe e delle scatole di zuppa Campbell sono immancabile in una mostra di Warhol, ma in questa occasione non vengono esposte al centro assoluto dell’attenzione, il visitatore riconosce con piacere queste icone dell’arte moderna che però sono poste senza sfarzo tra le altre sessanta opere esposte, tra cui alcuni pezzi rari e unici al mondo come un vestito serigrafato che riproduce le scatolette Campbell o una serigrafia unica che ritrae Lenin.