Forse non tutti sanno che…

Dopo la lettura dell’inserto archeologia del Giornale dell’arte n. 317, febbraio 2012

HO APPRESO CHE…

di Alessandra Pipino 3^
Liceo Classico Liceo N. Rosa, Susa – Nuovo ordinamento.

Forse non tutti sanno che…

La Grecia, che sta attraversando un periodo di crisi, è costretta a utilizzare i propri tesori artistici per “fare cassa”: opere d’arte come il Partenone o il palazzo di Cnosso sono stati affittati per film, pubblicità e manifestazioni di vario genere nonostante il parere contrario degli archeologi.

A Panama, in America centrale, è avvenuta una nuova scoperta archeologica da parte di Julia Mayo, che ha portato alla luce oggetti in oro di grande qualità.

Già Colombo nel 1503 aveva parlato di questo tesoro e di questo luogo, affermando che vi aveva trovato in due giorni tante ricchezze quante in quattro anni in Spagna.

In Messico alcuni archeologi hanno scoperto, all’interno della Piramide del Sole, tre strutture più antiche risalenti circa al 50 d.C. Gli studiosi hanno ipotizzato che la Piramide del Sole in passato fosse una struttura dedicata ad una divinità della pioggia.

A Pompei sono stati assunti 23 specialisti (archeologi, architetti e funzionari) per la manutenzione, la tutela, il recupero degli scavi archeologici e per individuare i problemi idrologici derivanti dalle acque piovane.

In Sicilia, presso Patti Marina, alla Villa Romana, i cui resti sono stati rinvenuti durante i lavori dell’autostrada Palermo-Messina, si lavora alla copertura colabrodo del sito. Dopo aver subito gravi danni ai suoi mosaici, compromessi dall’acqua piovana, adesso il sito rischia il degrado anche a causa dell’acqua del sottosuolo. La situazione morfologica del sottosuolo è complessa, poiché alterata dai piloni autostradali che deviano le falde acquifere. Ora si richiude la villa e si cerca di tamponare il danno in attesa del restauro.

A Napoli è stato scoperto che il Partendone, che tutti credevano risalente al VII secolo a.C., in realtà è più vecchio di un secolo. Queste conclusioni sono il frutto dello studio di alcune ceramiche da parte degli archeologi della linea 6 della metropolitana di Napoli.

ALCUNE OSSERVAZIONI…

Non è una novità del giorno parlare della crisi in cui versano attualmente l’Italia e il mondo intero, crisi che  non sembra avere una soluzione in tempi brevi: infatti il nostro paese non possiede risorse minerarie e neppure pozzi petroliferi da cui poter ricavare denaro. Si cerca perciò di risparmiare dove ancora è possibile: per esempio riducendo  i fondi alla cultura. In questo modo il nostro patrimonio artistico viene trascurato e potrebbe subire danni irreversibili senza che nessuno intervenga. Io credo che se solo continuassimo a credere nella cultura e a investire su di essa, la situazione dell’Italia di sicuro migliorerebbe e soprattutto, una volta superata questa crisi, avremmo la consapevolezza di aver fatto ogni sforzo per proteggere il nostro passato che al di là di tutto nessuno potrà portarci via.

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