Pracatinat 2013

articolo di Matilda Moschetta classe 1^ H

Sinceramente da questa gita mi aspettavo cose completamente diverse.
Pensavo che avremmo esplorato boschi e fatto qualche gioco di squadra invece no, è stato qualcosa di completamente diverso.

A Pracatinat abbiamo imparato a riflettere su noi stessi, a conoscere chi siamo realmente. Oltre che a riflettere abbiamo imparato a conoscere meglio i nostri compagni e a condividere le cose, come per esempio la camera. Tutto questo in soli tre giorni, per via di discussioni e passeggiate nella natura.

Per tutto questo percorso, siamo stati guidati da Fabio, una bravissima e “genuina” persona, che ha saputo affrontare con noi, una tematica complessa e profonda, con humor, sensibilità e facendoci esprimere SEMPRE il nostro parere e le nostre idee. Una cosa che ho imparato in questa esperienza, è quella di mettermi in gioco ed esprimere ciò che penso.

A Pracatinat, oltre a stare con amici in mezzo alle montagne, ci è stato assegnato un progetto da realizzare suddivisi per gruppi.

Ogni classe era divisa in tre gruppi e a ciascuno è stato assegnato un titolo su cui, dopo aver riflettuto, avremmo dovuto creare un manufatto che rappresentasse il titolo scelto.

Tutto ha avuto inizio il primo giorno, quando noi della 1^ H ci siamo riuniti in un salone, dove abbiamo introdotto il percorso che avremmo svolto nei giorni a seguire.
Ci è stato spiegato il progetto e noi, dopo aver scelto un titolo abbiamo formato dei gruppi.
Non so perché ho scelto quel titolo, Un posto lo troviamo, ma era quello che più mi rappresentava.
Dopo aver parlato del progetto siamo usciti e andati alla scoperta del bosco, facendo dei giochi di coppia.

Alla sera invece, tutte le classi del Passoni presenti a Pracatinat sono state riunite nel salone, per vedere degli spezzoni di filmati.

Il giorno seguente, è stato il più faticoso, ma anche il più bello che credo non scorderò mai. Fabio ci ha fatto fare una passeggiata di 15 Km, 7,5 Km all’andata e altrettanti al ritorno.

All’andata la strada era in salita, il sole scaldava e il caldo si faceva sentire, mentre al ritorno la strada era in discesa ma c’era un gran freddo.

Nonostante la fatica, ho visto degli scenari bellissimi e sentito dei rumori che non si sentono quasi mai.

Finita la faticosa camminata finalmente siamo tornati in albergo.
Alla sera tutti i gruppi si sono riuniti per dar “vita” al manufatto.

La mattina dopo, Fabio ci ha riuniti nel salone, dove ci ha fatto rivedere i filmati della sera precedente, facendoci riflettere su ognuno, facendoci esporre la nostra opinione, ecco allora che ciò che era parso banale, privo di senso ne ha acquistati molti.
Dopo siamo tornati nel bosco a fare una cosa bellissima: rimanere in silenzio per 10 minuti, senza pensare a nulla, liberando la nostra mente e ascoltando noi stessi e ciò che ci circondava.

È stata un’esperienza davvero significativa!

Grazie al silenzio, sono riuscita a non pensare a nulla e per un attimo ad avere la mente vuota, a sentire il battito del mio cuore, il respiro dei miei polmoni.
Dopo siamo tornati in albergo, per poi tornare a casa.

Da questa esperienza ho appreso molte cose ed ho imparato a considerare con meno superficialità le situazioni, a dare meno peso ad altre.

Fabio è stato un ottimo maestro, che ha cercato di insegnarci concetti utili per il nostro futuro.

Questa esperienza è stata fantastica. Non la scorderò mai.



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