TRASCENDENCE di Gabriele Artusio, 4E

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diretto da WALLY PFISTER
prodotto da KATIE COHEN, BRODERICK JOHNSON
sceneggiatura JACK PAGLEN
effetti speciali JACK BRUNANCINI JR.
colonna sonora MICHAEL DYANNA
cast JOHNNY DEPP, REBECCA HALL, CILIAN MURPHY, MORGAN FREEMAN, KATE MARA, PAUL BETTANY

Torna nel panorama cinematografico il tema dell’intelligenza artificiale (l’ultima, triste, noiosa volta era, se ben ricordo, Terminator Salvation, 2009, un flop tale da bloccare temporaneamente la saga iniziata nel 1984) con Trascendence: primo film dell’esordiente Wally Pfister, è un film fantascientifico “catastrofico” (così lo hanno definito anlcuni giornali americani, ci sarebbe un po’ da ridire al riguardo…) leggermente diverso dal solito…

LA TRAMA

L’intelligenza artificiale suprema è da sempre uno dei sogni di tutti i programmatori di computer; ma casomai ci riuscissimo, quali conseguenze dovrebbero affrontare: Un’entità capace di una potenza di calcolo pari a quella dell’intera popolazione può avere una scala di valori? Come può distinguere il bene dal male? E quale sarebbe il destino dell’uomo e del mondo? Due scienziati Will (Depp) ed Evelyne (Hall) sembrano essere riusciti a creare il supercomputer del futuro; ma non tutti, specialmente un gruppo di eco-terroristi non sono d’accordo ed attaccano Will: l’avvelenamento da Polonio a causa di un proiettile degli attentatori lascia allo scienziato poche settimane di vita, perciò Evelyne ed il suo collega Max ( Bettany) tentano di inserire ciò che resta di Will nella sua creazione: l’esperimento sembra riuscire ma ben presto Evelyne si rende conto che ha a che fare con qualcosa di terribile;il prezzo per fermarlo potrebbe essere altissimo ed il mondo potrebbe non essere più lo stesso…

I PERSONAGGI

Protagonista assoluto della storia e Johnny Depp, che interpreta lo scienziato Will Caster, mente rivoluzionaria nel campo dell’informatica, che ad un passo dalla morte, decide di riversare se stesso nel supercomputer da lui creato: ma ben presto sarà l’intelligenza artificiale a sovrapporsi al Will originale…

Segue nel cast Rebecca Hall (the Core, 2003) – che qui sembra una copia di Scarlett Johansson in Avengers- nel ruolo di Evelyne, compagnia nella vita e nella scienza di Will, che nonostante sia disposta ad andare dovunque per lui, dovrà alla fine rendersi conto di avere a che fare con qualcosa più grande di lei…

Paul Bettany e Morgan Freeman interpretano rispetivamente Max Waters e Joseph Tagger, amici e colleghi di vecchia data di Will ed Evelyne, anche loro, dapprima a favore del progetto Trascendence, dovranno guardare in faccia alla realtà e le sue conseguenze

Figurano infine nel cast Kate Mara, nel ruolo di Bree, leader dei terroristi e Cilian Murphy nel ruolo dell’agente Buchannan

L’interpretazione, pur essendo complessivamente buona, non è sicuramente uno dei punti di forza del film: Johnny Depp ( più tetro e lugubre del solito) non riesce completamente a farci immedesimare nel personaggio di Will ed è privo di quel suo fascino tipico delle sue passate interpretazioni: anche gli altri attoi non brillano particolarmente, la storia d’amore tra Will ed Evelyne, è invece una delle parti meglio riuscita sia nella sceneggiatura che nella recitazione: il tormentato rapporto tra una donna ed una macchina è uno degli elementi chiave del film, ed é rappresentato senza ricadere in troppi stereotipi

“A.I MANIA”

Il cinema è popolato da numerose di questè entità elettroniche, tutte create dall’uomo, con esiti disastrosi, ma a quanto pare gli umani dei film di fantascienza non sanno resistere alla voglia di crearle con conseguenti guerre nucleari o altre spiacevoli conseguenze ( sarebbe inutile dilungarsi nelle numerose citazioni che vanno dall’Hal-9000 di 2001: Odissea nello spazio a Skynet -il supercomputer di Terminator– e Matrix). Come nella maggior parte dei film di fantascienza, queste intelligenze artificiali pianificano tutto in modo lento ma inesorabile, con conseguenze incredibili, come nel caso di PINN ( è il nome del supercomputer del film) che ricostruisce da zero una piccola città del sud-ovest, trasformandola di fatto nel suo centro operativo ( distese di pannelli solari a perdita d’occhio e laboratori automatizzati che spaziano dalla biochimica, alla nanotecnologia…). La novità del film appare invece verso la fine, quando Will/PINN (cosa è effettivamente rimasto dello scienziato?) si trova a dover decidere per la sopravvivenza di Evelyne e la sua: il geniale scienziato sarà veramente riuscito ad abbattere il più grande ostacolo nella creazione di un intelligenza artificiale? O la macchina avrà completamente cancellato lo spirito umano avverando così la temuta ipotesi della singolarità scientifica? Fino a dove può spingersi la Trascendenza?

E’ questa la domanda di fondo, alla quale però il film da una risposta piuttosto ambigua, lasciando spazio a nuove questioni (ed eventualmente ad un sequel…) in un mondo che è ormai entrato nell’era 2.0, la questione non rimane più completamente legata alla fantascienza ed entra a far parte di diritto dell’attualità: Trascendence può piacere o non piacere ( l’esordio alla regia di Pfister non è stato dei migliori, ma una seconda possibilità la si concede a tutti…) per tanti aspetti, ma non è tuttavia da buttare perchè può offrire molti spunti interessanti anche se non nuovi di zecca…

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