IL FUOCO E IL GELO – la guerra bianca

articolo di Gabrile Artusio, 5E

foto di Giovanni Perotto 5E

Sono ormai passati cento anni dallo scoppio del Primo conflitto mondiale, ma le sue conseguenze ed i suoi orrori non sono stati dimenticati, dalle kilometriche e logoranti linee di trincee tra Francia e Germania al fronte alpino tra il giovane regno d’Italia ed il secolare impero Asburgico.

I tristi eventi di quel triennio 15′-18′ saranno ricordati e rievocati -per così dire- nel corso di ciò che resta di quest’anno e del prossimo da vari enti ed associazioni di ambito culturale oltre che da altre iniziative di vario genere.

“Il Fuoco e il Gelo”, scritto da Enrico Camanni (alpinista, scrittore per la rivista L’alpe e direttore della rivista Turin), e presentato Giovedì 25 settembre al centro Emergency di Torino (Corso Vittorio Emanuele II,65), è uno dei tanti libri pubblicati quest’anno, in occasione del centenario della guerra 15′-18′, che si concentra in particolare sulla “Guerra Bianca”, cioè le tristemente famose campagne militari sulle Alpi orientali, linea di fronte tra Austria ed Italia: una raccolta di testimonianze (specialmente lettere e messaggi, recapitati alle famiglie dei soldati a tempo di record, tramite un servizio postale incredibilmente efficiente e funzionale, per essere in Italia…) dei soldati inviati al fronte, ragazzi inesperti e veterani consumati, settentrionali e meridionali, contadini ed operai, che documentano con incredibile realismo le condizioni in cui i soldati vivevano, combattevano e tentavano di sopravvivere…

Le campagne alpine unirono per la prima volta gli Italiani, uniti territorialmente da ormai cinquant’anni, ma ancora divisi come popolo vero e proprio (come spesso sosteneva Charles de Gaulle, spesso e volentieri, la guerra era ed è tuttora l’unico modo per unire popoli-mosaico come quello Italiano o quello Francese); e negli anni successivi al conflitto i soldati divennero martiri, i campi di battaglia altari della patria e luoghi di venerazione per le generazioni future.

Durante l’incontro, ci si è soffermati anche sull’impatto non solo politico e strategico che ebbe la Guerra Bianca, ma anche culturale e ambientale: la più alta guerra mai combattuta (alla quale può forse competere solo il conflitto Indo-Pakistano, svoltosi sui rilievi del Karakorum) modificò per sempre l’ambiente di quelle regioni, così come le vite degli abitanti di quei luoghi: le regioni alpine da estreme periferie si sono trasformate, diventando oltre che santuari ( grazie anche alla propaganda del ventennio fascista che strumentalizzò il sacrificio dei soldati ai propri fini) in località turistiche, e ne hanno cambiato per sempre la storia.

Un interessante possibilità di riscoprire e riflettere su eventi che, pur essendo ormai distanti, hanno contribuito a definire il mondo in cui viviamo oggi, a costo di numerose perdite di soldati, famiglie private dei loro figli, padri e fratelli per andare a combattere una “Guerra Bianca”.

 

Approfondimento a cura della Prof.ssa Paola Giorgis

L’iniziativa di cui all’articolo precedente e’ inserita nel ciclo di incontri “Parole di Pace” che si svolgono presso l’Infopont di Emergency di Torino

http://www.emergency.2you.it/index.php?m=infopoint

Si tratta di un programma di incontri aperto a tutti per un confronto diretto con persone che hanno pensato, scritto e vissuto esperienze di guerra, di resistenza, migrazione, e per l’affermazione di diritti e legalità. Raccontate ogni volta con parole diverse, parole di pace.

Attraverso “Parole di Pace” si desidera costruire un’occasione per conoscere, riflettere e confontarsi su tematiche legate all’educazione alla pace e alla solidarieta’, e all’attuazione dei diritti umani, valori richiamati nello statuto stesso dell’associazione Emergency ONG ONLUS

http://www.emergency.it/index.html

Tra i vari autori interventuti ricordiamo qui Marco Revelli (nuove poverta’ e diritti negati), Chiara Saraceno (diritti e welfare), Green Brand e PAT (architettura sostenibile e solidale), Fabio Geda (pace e migrazioni), Francesco Olivieri (suicidi per la crisi), Patrizia Varetto e le Bloomers (volontariato come esperienza di vita), Erico Camanni (Guerra Bianca nel Primo conflitto mondiale).

 

Per info su attivita’ e iniziative del Gruppo Emergency di Torino, vi invitiamo a visitare il sito di Emergency Piemonte:

http://www.emergency.2you.it/index.php?m=home

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