VIAGGIO A CRACOVIA AUSCHWITZ classe 4H a cura della Prof. Bicego

2 febbraio: CRACOVIA

Kazimierz è un quartiere con molti locali per i giovani, interno di SINGER 
In tarda mattina si va sulla

 collina di Wawel per la visita del castello.

All’ingresso ci accoglie il DRAGO simbolo della città


La cattedrale

Karolina ci spiega la storia di Cracovia e di Wawel


   All’entrata della cattedrale

Nel cortile rinascimentale del castello di Wawel. Qui vi è l’accesso per ammirare la Dama con l’ermellino di Leonardo … VIETATO FOTOGRAFARE…

Accontentatevi del biglietto di ingresso. Dopo un ottimo ed abbondante pranzo si riparte: visita di Cracovia

Chiesa di Sant’Andrea, la più antica della città

A Cracovia gli addobbi natalizi durano sino alla Candelora… oggi

La chiesa di San Francesco dove pregava Wojtyla prima di essere papa

La finestra da cui si affacciava papa Giovanni Paolo II

Collegium Maius la prima università della città

Collegium Maius

poi nella piazza centrale del mercato

4 H davanti EROS BENDATO

Ed ora in albergo a lavorare suddivisi nei gruppi di ricerca …

I LAVORI DI GRUPPO… in versione sintetica

Visita al cimitero ebraico

La Vistola

Castello di Cracovia: il fiume sottostante,la Vistola lunga 1047km. La Vistola attraversa tutta la Polonia e sfocia nel mar Baltico, fungeva da via di trasporto con chiatte in legno, le quali trasportavano sale, rame, piombo. Ora è diventato un fiume turistico con battelli-ristoranti.

Statua Drago di Cracovia: quando a Cracovia non c’erano ancora i re ma solo il principe Crac, arrivò un drago che si stabilì in una grotta. Un giorno  si presentò davanti al principe un calzolaio che si propose per uccidere il drago. Il calzolaio costruì un’esca a forma di pecora con al suo interno zolfo, il drago dopo aver inghiottito la “pecora” bevve per il bruciore, dal fiume, per sette giorni e poi esplose. La sua testa fu ritrovata nella chiesa dei Camaldolesi.

La collina e castello hanno lo stesso nome: Wawel= luogo asciutto innalzato sopra le paludi, il castello è in una posizione che garantisce un’ottima osservazione circostante, la vicinanza del fiume garantiva una difesa naturale. Tutto iniziò nel 1038 quando fu distrutta la prima capitale polacca dalla Boemia (ghiniesgo), nella cattedrale venivano conservate le ossa del patrono. Cracovia accoglie allora il principe divenendo capitale della Polonia, chi teneva in mano il trono di Cracovia teneva in mano tutto il paese, nel cortile si vedono i resti di due chiese: San Michele e San Giorgio, il centro era tutto edificato ma non fu conservato. A causa delle spartizioni della Polonia, il castello divenne cittadella degli austriaci che fecero abbattere gli edifici per creare uno spazio militare (cancellato sotterrando gli edifici), vennero costruite anche mure militari e un ospedale militare (parte più antica bastioni dove è posto il drago).
Venne a risiedere anche il governatore generale nazista, il quale fece edificare un edificio per raccogliere la sua amministrazione (l’85% sono ricostruzioni)

Cortile rinascimentale del castello: veste rinascimentale trasformato da Berrecci, prima era gotico, venne aggiunto un altro piano di rappresentanza il quale è il doppio del primo piano, nella parte sud si trovano ancora residui del fregio che raffigurava re/regine, nel 1595 avvenne un incendio che distrusse una parte del castello, le fiamme furono fermate dal taglia fuoco.

Nell’ingresso della cattedrale di Wawel, in fondo a sinistra sono appesi ad una catena di metallo degli “ossicini”, i quali sono stati ritrovati nel fiume e appartengono ad animali preistorici, essi sono utilizzati come amuleti per difendere la cattedrale dalle forze del male; quando cadranno ci sarà la fine del mondo (mammut/balena/rinoceronte).

DIARIO DI BORDO: 02/02/2016
Gruppo: Alice Poggio,Ludovica Trevisan,Giulia Granchelli,Cecilia Geninatti,Alice Rosso,Alice Arrichiello e Carlotta Tritto.

Arrichiello si è occupata di prendere gli appunti durante la spiegazione della guida Carolina.Trevisan,Poggio e Geninatti si sono occupate delle foto.Alle 17.10 ci siamo ritrovate in camera per riordinare appunti,allegare foto e decidere come impostare gli argomenti principali del compito e del diario di bordo.
La riorganizzazione di foto e appunti è stata suddivisa in maniera omogenea.

INIZIO LAVORO secondo gruppo

La mappa del quartiere ebraico

Una delle 8 sinagoghe

[2/2/2016, 18:41] wilma bicego: Sinagoga di Isacco
Sinagoga barocca anni 30 del ‘600, adesso sala di esposizioni
La leggenda ebraica racconta di Isacco, un uomo povero che non aveva un lavoro né un modo per mantenere la propria famiglia. Una notte sognò il ponte di Praga sotto il quale vi era una cassa di monete d’oro, inizialmente non diede importanza ma dopo aver fatto lo stesso sogno per quattro notti, decise di partire per Praga. Una volta arrivato trovò il ponte circondato dai soldati e capì che non vi era speranza d’accesso. Girando numerose volte il ponte attirò l’attenzione di un soldato al quale raccontò il proprio sogno; questi gli disse che aveva sognato per due notti consecutive un certo Isacco da Cracovia che sotto il pavimento della stufa teneva una cassa piena d’oro. Isacco lasciò subito Praga e cercando sotto la stufa trovò la cassa piena di monete diventando così il più ricco della città e per ringraziare Dio fece costruire questa sinagoga.
[2/2/2016, 18:44] wilma bicego: Kazimierz era un paese intermedio fra Cracovia e la Miniera del Sale, situata nella zona sud della città. Prende il nome del re Casimiro III il Grande, suddivisa in città dei mercanti e dei ricchi. Il fiume Vistola, che circonda la città, era una difesa naturale da ovest, sud ed est. Fino alle fine dell’ottocento vi erano due corsi d’acqua; quello secondario era considerato poco igienico e fu interrotto dal J. Dietla (sindaco e professore universitario), adesso è considerata una delle vir principali, prende il nome di Strawilślna. Cracovia aveva una comunità ebraica già dal XII sec. Giovanni Olbrat con un decreto trasferì tutti gli ebrei a Kazimierz assegnando loro una delle vie denominata “La via larga”. Vi era una convivenza culturale fra le due comunità: cristiani ed ebrei. Inizialmente gli ebrei presenti erano 70.000, dopo la seconda guerra mondiale ne rimasero solo 2.000-3.000, ora sono solo 150. Nel 1941 si creò il ghetto ebraico oltre il fiume, durante l’occupazione nazista . Secondo loro gli ebrei erano portatori di malattie. Nel 1943 la città venne evacuata e gli ebrei furono trasferiti nei campi di concentramento.

La maggior parte degli edifici appartenevano agli ebrei, con l’arrivo dei nazisti furono evacuati e abbandonati. Dopo la seconda guerra mondiale ci fu l’occupazione sovietica e diedero queste case ai senzatetto.

Casa tipica ebraica che fa vedere il campanile di una chiesa cristiana. Ciò fa capire il rapporto fra le due comunità. Il regista Spielberg decise di girare delle scene del film Shindler list all’interno di questo edificio

Sinagoga Remu’h
Costruita nel 1552 da una famiglia ricca ebraica che arriva dalla Germania,  questo luogo di culto , costruito dal padre per il figlio Mosè Isserles, è stato un famoso rabbino.
La tomba di Mosè presenta il rilievo di una corona che simboleggia saggezza divina, delle pigne che rappresentano la fertilità e l’apertura mentale. I foglietti inseriti sono delle preghiere rivolte a Mosè perché era un saggio intermediario.
I sassi messi sopra le tomba simboleggiano una vita eterna.
Nelle altre tombe si possono vedere altri simboli:  le mani, il leone, le candele e il cervo.
La parola Remu è composta da due parole: rabbino e Mosè.
Nella sinagoga vi sono gli elementi ebraici tra cui l’Haron Hakodesh (nicchia dove viene conservata la Torah, sempre in posizione verticale e chiusa) , la bima (posto dove si posiziona il rabbino o colui che canta e legge il testo sacro, è una ricostituzione l’originale fi distrutta durante la II Guerra Mondiale).
La sinagoga è anche un centro culturale frequentata ancora oggi. È l’unica sinagoga dove avvengono le cerimonie tradizionali ebraiche.

Nel nostro gruppo hanno collaborato: Riña Masa, Martina Donato, Elisa Tomasini, Dawon Kim, Tatiana Saruc, Delia munafò e Giulia Cordaro.
Martina Donato ha preso appunti su un dispositivo elettronico e scattato delle foto, Elisa Tomasini ha scattato le foto con la macchina fotografica, Delia Munafò ha scattato delle foto, Dawon Kim e Tatiana Saruc hanno preso preso appunti, Giulia Cordaro ha fatto delle foto.
Ci siamo ritrovati nella camera di Masa, Donato e Tomasini, cominciando verso le 17 la stesura della relazione sul quartiere ebraico di Cracovia, Kazimiertz.
Abbiamo cominciato con il raggruppare tutti gli appunti e le foto migliori e tutte insieme abbiamo collaborato per la relazione mettendoci ognuna del proprio.

INIZIO TERZO e ultimo gruppo

Chiesa san Pietro e Paolo, chiesa dei gesuiti

La chiesa più antica, fortificata per dare riparo in caso di pericolo

[2/2/2016, 19:01] wilma bicego: La cattedrale di Wawel con la cupola d’oro
[2/2/2016, 19:01] wilma bicego: Queste sono le nostre immagini.
Foto by: Alessandro Aimone & Tarek Abou
Commenti by: Edoardo Marin & Francesco Bini
Relazione by: Riccardo Becchi

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