ERASMUSPLUS “Our city of the future” Un gruppo di studenti delle classi 4D e 4E ha partecipato al progetto “Our city of the future” a Monaco di Baviera a cura della Prof. Cerruti

Erasmusplus “Our city of the future”

Dal 26 novembre al 3 dicembre un gruppo di studenti delle classi 4D e 4E ha partecipato al progetto “Our city of the future” a Monaco di Baviera, insieme ai colleghi tedeschi della scuola Robert Bosch e a quelli spagnoli di Talavera de la Reina. Si trattava quindi di lavorare con gli stessi partner che i nostri allievi hanno già incontrato a Torino lo scorso marzo. A Torino il focus era stato la rigenerazione di alcune zone della città,  in questa occasione invece i colleghi tedeschi ci hanno fatto riflettere sulla fast fashion, guidati dagli esperti dell’associazione SNEEP. Divisi in gruppi internazionali che rappresentavano i diversi interessi e lobby del mondo della moda (consumatori, attivisti, aziende, politici, lavoratori) i ragazzi hanno dovuto argomentare, mediare, negoziare,e soprattutto esporre in inglese i propri punti di vista, in un’avvincente tavola rotonda. Per gli allievi del Passoni è stata una sfida inedita e avvincente Monaco ci ha anticipato un’atmosfera natalizia, e mostrato scorci incantevoli dopo 4 giorni di abbondanti nevicate, che ci hanno costretti a ritardare la partenza di un giorno, rendendo quest’esperienza difficile da dimenticare.  Auf wiedersehen!

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Gli studenti del LAP e “Io capitano” a cura della Prof. Ciccarone

Mercoledì 8 novembre 2023 19 classi del liceo Passoni sono andate a vedere il film “Io capitano”, in seguito , nel salone di viadella Rocca, gli allievi di 3G e 5G hanno potuto incontrare in presenza Doumbia, il giovane che ha collaborato alla realizzazione del film, raccontando la propria storia al regista Matteo Garrone ed Elena Rozzi, esperta in studi giuridicisull’immigrazione e referente del progetto “Pagella in tasca”.

Di seguito le testimonianze di alcuni ragazzi:

Vittoria:

“ CI tengo a dire che secondo me Doumbia ha una forza d’animo incredibile ed è la dimostrazione vivente della determinazione: mostra infatti come si possa uscire da un tunnel buio se lo si vuole, passo dopo passo, anche con l’aiuto degli altri: per questo vorrei citare questa sua frase: “La risposta che do ad ogni domanda che mi viene posta, è come affrontare una terapia che mi aiuta a elaborare il trauma subito.” Dal momento che secondo me sottolinea anche quanto lui si impegni nel rispondere, in modo  di affrontare il suo passato.”

Valentina: “ Nel corso della mia vita ho sentito diverse testimonianze da persone differenti, ma la versione di Doumbia mi ha davvero colpita, come la sua umiltà e la sua dolcezza. Lui ci ha anche raccontato diverse tradizioni e favole africane per suggerire alcuni comportamenti da tenere, ad esempio, per far sì che un cambiamento accada , dobbiamo tutti fare la nostra parte, anche se ci sembra superflua. E questo è l’unico modo perché le cose si trasformino.

Giada:

Grazie alla visione del film ( “Io capitano”) e all’incontro successivo con Doumbia Siaka e Elena Rozzi sono riuscita a comprendere la realtà, la sofferenza di questi viaggi che ho sempre solo sentito al telegiornale e in maniera molto semplificata, senza dargli la giusta importanza. Ho provato molte emozioni (…) Mi è stato d’aiuto perché ho acquisito nuove informazioni, prima non mi ero mai soffermata a chiedermi che cosa spingesse  i migranti a partire illegalmente e a rischiare la propria vita, ora ho aperto gli occhi su quante difficoltà affrontano non solo durante il viaggio, ma anche per integrarsi nel nostro paese, di quante cose devono fare: tra visti, permessi di lavoro e studio della lingua. 

Vorrei che questi incontri potessero essere fatti più spesso, per riuscire a far cambiare opinioni e pensieri a molte persone che, purtroppo, non conoscendo la realtà, si limitano  soltanto a giudicare e disprezzare, semplificando tutto con pregiudizi e razzismo.

Chiara:

La cosa che mi sconvolge di più è vedere che ai giorni nostri ci sia ancora una tale crudeltà verso il genere umano.

Erika

Ascoltare Doumbia raccontare la sua storia mi ha profondamente impressionato, provocandomi la pelle d’oca. La sua capacità di esporre con semplicità tutte le difficoltà attraversate ha toccato profondamente il mio cuore. La testimonianza di Doumbia non ha solo evidenziato le sfide affrontate, ma la sua resilienza e determinazione nel costruirsi una vita qui. Il sorriso che illuminava il suo volto durante la narrazione è stato un potente segno di speranza. IL fatto che abbia affrontato con tenacia ogni ostacolo, trasformando le avversità in opportunità, è davvero fonte di ispirazione per tutti noi. La sua storia dovrebbe spingerci a guardare al futuro con determinazione e ottimismo.

Alessia:

( L’incontro con Doumbia) è un’esperienza che porterò dentro di me per tutta la vita e che in un certo senso mi ha fatto riflettere su alcune mie azioni: ad esempio mi sono chiesta se guardando una persona di colore notassi solo il suo colore o piuttosto il suo carattere, o se ho pregiudizi nei confronti dei neri, o se anch’io posso aver agito in modo sbagliato, giudicando prima di aver l’occasione di conoscere.

 

 

Cecilia

 Doumbia e Elena sono due bellissime persone e, nonostante la serietà dell’argomento, hanno creato un clima molto rilassato ed amichevole perché ci hanno messi nella condizione di porredomande senza imbarazzo”

Daniele

Sono grato per aver avuto la possibilità di partecipare a queste esperienze ,questo perché sono convinto che esse siano il metodo più efficace per destarci dal profondo sonno irrazionale in cui siamo piombati e aprirci gli occhi sulla realtà.

…Porterò per sempre il ricordo delle parole di Doumbia: in  risposta a una delle mie domande in cui gli chiedevo se oggi, se avesse la possibilità di tornare indietro nel tempo mantenendo la consapevolezza dei rischi, delle delusioni e delle sofferenze derivanti dal viaggio da lui intrapreso, avrebbe comunque scelto di partire, Doumbia mi ha serenamente risposto: “ Se un uomo sta affogando , e l’unico appiglio che gli viene porto è un coltello, stai pur certo che quell’uomo lo afferrerà comunque, anche sapendo che si taglierà”

Mariagiulia

L’opportunità di ascoltare Doumbia Siaka è stata un’esperienza preziosa, che conserverò sempre. Durante l’incontro non ho avuto il coraggio di fare domande, ma ho assorbito ogni parola di Siaka, ognuna delle quali mi rimbomba nella testa come a chiamarmi e a dirmi che anch’io posso fare qualcosa”

 

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Le tre sedi del LAP contro la violenza sulle donne e la discriminazione di genere: sede Pesaro

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Via della Rocca una delle sedi del LAP. a cura degli studenti

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La didattica del LAP contro la violenza sulle donne

LE DONNE DI OGNI ETÀ NON STANNO ZITTE E FANNO RUMORE E AGLI UOMINI CHIEDONO AMORE, RISPETTO , RECIPROCITÀ E RICONOSCENZA ! m.p.

Attività svolta con la classe 5c

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Oggi l’associazione ALA ha assegnato due targhe Borsa di Studio a due ex allievi del LAP a.s. 22/23

Oggi l’ Associazione ALA ha assegnato due targhe Borsa di Studio a due ex allievi del Liceo Passoni del quinto anno scolastico 2022- 2023: Fabrizio Giuliano di Design Industriale e Agnese Piana di Design della Moda e del Costume. Presenti in sala, docenti e allievi rappresentati delle classi di questo anno scolastico. m.p.

A ritirare la borsa di studio della figlia Agnese Piana, Barbara Actis, la mamma. m.p.

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Il LAP oggi partecipa all’evento di INNESCHI contro la violenza di genere

Le classi: 2M hanno aderito al progetto “panchina rossa” con il consiglio di classe e 1E e 1H agli “inneschi” artistici (azioni) contro la violenza di genere con le docenti Lacomba, Statile e Capra

Assessore pari opportunità e Vice presidente circ 1

reportage fotografico dell’evento di Francesca Ferro di 1E.

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La 5E in happening presso cittadella contro la violenza alle donne

Una spontanea performance artistica di cittadinanza attiva per la 5E che nel triennio hanno ripetutamente affrontato il tema e dato prova di sensibilità e creatività. Eccole nell’happening “il sangue delle donne”. Alla fine della performance hanno avuto cura di ripulire e riordinare il 3 piano della scuola.

Ultima traccia indelebile in uno spazio prestabilito sul muro un murales che sancisce come l’intero LAP sia contro la violenza sulle donne e la discriminazione di genere.

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La 3A e la 4G con i docenti Martignetti, Mancin e la Ds incontra la Questura di Torino per una Conferenza sul codice rosso. a cura della Prof. Ciccarone

In vista del 25 novembre è stata organizzata la Conferenza sul codice rosso e violenza di genere con la Questura di Torino : Relatori Commissario capo divisione Anticrimine dott.ssa Fuggetta Paola; Medico Dirigente della Questura di Torino dott.ssa Luli. L’incontro è avvenuto nel Salone del Passoni, sede Rocca.Hanno partecipato le classi 3 A e 4 G con la Dirigente, i prof. Mancin , Martignetti,Ciccarone.

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Il LAP a CasaTennis per il “2° Meeting della sartoria torinese Festa delle Caterinette 2023”a cura della Prof. Pontet

Festa delle “Caterinette”: una serata tra le antiche tradizioni sartoriali e la nascita di giovani talenti.

CNA Federmoda Torino ha portato una ventata di spensieratezza in Casa Tennis presentando il “2° Meeting della sartoria torinese Festa delle Caterinette 2023”, un incontro tra esperti artigiani delle sartorie torinesi e giovani apprendisti degli Istituti di Moda. La serata di sabato 18 novembre 2023 aveva come obiettivo premiare le future sartine di Torino. La rassegna si è aperta chiedendo un minuto di silenzio per Emilia, l’allieva originaria dell’Ucraina del Liceo Passoni, venuta a mancare mentre si recava a scuola.La sala gremita di pubblico ha seguito il talk con particolare interesse anche per l’atteso momento del defilè di modelli in concorso per il podio del premio dedicato a Ilda Bianciotto, una guida storica per la formazione delle professioni della moda, pioniera della didattica integrata alla pratica del mestiere imparato attraverso le visite nelle aziende del settore tessile abbigliamento, in contatto con i grandi stilisti esordienti a Parigi, Lione, Roma, Como, Firenze e Milano che, a partire dalla fine degli anni sessanta, hanno fatto la storia della moda nel mondo. Quella di Ilda Bianciotto è una vera e propria eredità esperienziale del Metodo del Taglio e confezione che le Scuole San Carlo di Torino hanno adottato nel loro programma di corsi post diploma. La serata, patrocinata dalla città di Torino insieme alla città di Bordighera, aveva come comune intento promuovere i giovani, la moda e lo sport e dare nuova vita ad una tradizione, quella del premio alle sartine di Torino soprannominate “Caterinette”.La giuria, composta da: Cristiana Righetti (CNA), sarta, Presidente della Giuria, Mioara Verman (CNA), sarta, Presidente CNA Federmoda, Monica Pontet, docente Liceo Artistico Passoni di Torino, Giovanni Dessanti, docente Istituto Zerboni di Torino, Annamaria Adelaide Berna, Presidente Scuole San Carlo di Torino, Floriana Ferrero, docente omonimo Istituto di moda di Pinerolo, Cristina Cantino, consulente d’immagine e personal shopper, dopo aver visionato la documentazione fornita dai partecipanti, sulla base del risultato delle creazioni stilistiche in concorso, ha individuato le vincitrici che si sono distinte per originalità, capacità tecniche sartoriali, sostenibilità e cura della mano d’opera, nel rispetto dell’ambiente. Prima classificata Giulia Amato, allieva dell’ Istituto Floriana Ferrero di moda di Pinerolo, seconda classificata Inside di Carmen Miucci, terza classificata  Malaika di Barbara Ebbli. Tutte le 16 partecipanti hanno ricevuto una targa premio; tra loro anche l’allieva Carmela Carmen Morisco della classe 5C del Liceo Passoni, con il suo coordinato “Abete bianco”, molto apprezzato dalla giuria e dal pubblico presente in sala. m.p

abito di Carmela Carmen Morisco studentessa del Lap

La Ds del LAP Antonella Accardi Benedettini e la docente Monica Pontet presenti all’evento.

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