Relazione mostra di Van Gogh a Genova

di Robbiano 1^E

Martedì 24 Gennaio verso le 8:00 siamo partiti per Genova dove saremmo andati a vedere la mostra su Van Gogh e Gauguin. Dopo un lungo e pesante viaggio siamo arrivati e subito ho notato la differenza di clima rispetto a Torino. Abbiamo raggiunto il museo a piedi facendo una bella passeggiata sotto un delizioso venticello. All’ ingresso del museo ci hanno fatto posare la giacca e borsa e la guida ci ha accompagnato all’inizio del percorso per la visita della mostra. L’allestimento delle opere era curato, ma ho notato che le luci spesso nascondevano molti particolari dei quadri invece che metterli in evidenza. Abbiamo visto molti quadri di Van Gogh e Gauguin ma anche di altri pittori a loro contemporanei ( ad esempio Turner, Monet, Friedrich, Kandinsky ). Il quadro che mi ha colpito maggiormente è stato il capolavoro di Gauguin “da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo” che è stato dipinto a Tahiti poco prima del tentativo di suicidarsi. È di grandi dimensioni, quattro metri per uno e mezzo, dipinto in poco e rappresenta tutto ciò che Gauguin trovò in Polinesia ed esprime l’insolito di una terra esotica. In cima a sinistra c’è la scritta: “Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?” scritto in francese, mentre in alto a destra la sua firma. La cosa che mi ha colpito di quest’opera è il fatto che si debba leggere da destra verso sinistra, come un ciclo vitale disposto ad arco: infatti all’estremità destra è raffigurato un neonato, al centro un giovane e all’estrema sinistra un’anziana raggomitolata su di sé. La lettura del dipinto viene chiusa con l’immagine di uno strano uccello bianco con una lucertola tra le zampe. Proprio in questo quadro ho potuto notare il “difetto” delle luci, perché la lucertola in basso a sinistra se non ti avvicinavi facevi fatica a vederla.

Paul Gouguin è stato un pittore francese nato a Parigi nel 1848. appassionato d’arte, nel 1874 si iscrive all’ “Accademia Colarossi”. Nel 1883, quando a Parigi arriva la crisi, Paul fu licenziato e si trasferì a Copenaghen; qui gli affari non vanno molto bene e allora decide di ritornare a Parigi (1885). Il 28 Luglio 1891 sbarca a Tahiti, dove dipinge molte sue opere. Nel 1897 gli giunge dalla moglie la notizia della morte della figlia; in questo periodo stava dipingendo “dova veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?”. Questo capolavoro viene interrotto a causa della sua tentazione al suicidio , ma dopo essere stato salvato lo continua finendolo. La mattina dell’ 8 Maggio 1903 lo trovano morto disteso sul suo letto.

Van Gogh è stato un pittore olandese nato a Zunter nel 1853, autore di 864 tele e più di mille disegni. Nel 1881 lasciò l’Accademia e fece ritorno presso la famiglia, dove si innamorò della cugina. Nel Gennaio 1882 conobbe una prostituta trentenne, madre di una bambina e in attesa di un altro figlio, che gli fece da modella: dopo il parto vissero insieme e si sposarono. Il 26 Marzo 1885 il padre morì di infarto; inoltre lui fu accusato dal parroco cattolico di essere responsabile della gravidanza di una ragazza che aveva posato per lui. La sera del 27 Luglio 1890 si suicidò. Verso il tardo pomeriggio, dopo aver visto anche il duomo ci siamo avviati verso il pullman, vicino all’acquario. Mentre camminavamo abbiamo notato una via chiamata “Via Del Campo”, come la canzone di De Andrè che dice:

Via de Campo c’è una graziosa

Gli occhi grandi color di foglia

Tutta notte sta sulla soglia

Vende a tutti la stessa rosa.

Via del Campo c’è una bambina

Con le labbra color rugiada

Gli occhi grigi come la strada

Nascon fiori dove cammina.

Via del Campo c’è una puttana

Gli occhi grandi color di foglia

Se di amarla ti vien la voglia

Basta prenderla per la mano.

E ti sembra di andar lontano

Lei ti guarda con un sorriso

Non credevi che il paradiso

Fosse solo lì al primo piano.

Via del Campo ci va un illuso

A pregarla di maritare

A vederla salir le scale

Fino a quando il balcone ha chiuso.

Ama e ridi se amor risponde

Piangi forte se non ti sente

Dai diamanti non nasce niente

Dal letame nascono i fior

Dai diamanti non nasce niente

Dal letame nascono i fior

Poi siamo arrivati a Torino per le 19:30. Questa gita mi è piaciuta molto, ne valeva proprio la pena, anche perché studiare e vedere i quadri sul libro ti regala emozioni diverse rispetto al trovarsi davanti al quadro originale. Mi è piaciuta moltissimo!

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