“Suffragette” e le RAGAZZE delle classi 3 e 4 H (corso di design industriale) a cura della Prof. Bicego

Per favore non chiamatela “Festa delle donne”!Il liceo Aldo Passoni ricorda la giornata internazionale della donna con una massiccia partecipazione alla proiezione del film “Suffragette” e con una mattinata di approfondimenti dedicati.

Oggi l’edificio di Via Cittadella alle ore 10 si è svuotato poiché ci siamo recati al cinema Nazionale per assistere alla proiezione del film “Suffragette”, una pellicola che racconta le lotte delle donne ad inizio ‘900 per la conquista del diritto di voto e dei diritti riconosciuti solo agli uomini.
Per tutti noi è stata un’esperienza emozionante e ci ha consentito di riflettere e dare valore a libertà che per noi oggi sono scontate.

Alcuni pareri al termine della proiezione

È un film che fa riflettere dall’inizio alla fine, poiché oggi diamo per scontato un’educazione scolastica paritaria tra maschi e femmine, la nostra libertà di parola e il nostro diritto di voto. Non ci rendiamo conto di quanti sacrifici hanno fatto queste donne per riuscire a dare un barlume di speranza alla generazione femminile. Tutto quello che hanno passato non è stato invano poiché hanno lottato per qualcosa in cui credevano “una vita migliore”, inoltre con il loro coraggio hanno scosso il mondo dando alle donne il rispetto e la libertà che meritano. (Alice)

Mi è sembrato strano vedere come una volta la donna non aveva diritto di esprimersi pubblicamente, di avere un’istruzione pari a quella maschile e non poteva votare. Tre settimane fa ho ricevuto la tessera elettorale e solo adesso mi rendo conto del valore che ha! Poter esprimere la propria volontà e decidere da sola per il futuro è più importante di quello che pensavo. Questo film credo mi sia servito molto per conoscere un pezzo di storia così importante per noi donne e renderci conto della fatica che si deve compiere per ottenere dei diritti, così da non farceli togliere tanto facilmente. (Delia)

Questo film credo sia stato molto toccante ed emozionante. La scena che più mi ha scombussolata è stata all’inizio quando Maud torna a casa dopo la sua prima volta in prigione e promette che non avrebbe più preso parte a quei raduni. Questa scena potrei poi metterla a confronto con il momento in cui Maud viene cacciata di casa dal marito, colui che aveva i diritti. Metto a confronto queste due scene principalmente perché il carattere di Maud e la sua consapevolezza della realtà dei fatti sono cambiati radicalmente in questo arco di tempo. Alcune scene, come ad esempio le volte in cui la protagonista è stata “maltrattata” dalle guardie durante i raduni, sono state più toccanti rispetto ad altre per il semplice fatto che ai giorni nostri una cosa del genere non è facile vederla e soprattutto le reazioni del resto della popolazioni sono totalmente diverse. Perciò dopo aver visto “Suffragette”, d’istinto sono stata spinta a paragonare la vita dei giorni nostri con il periodo del 1912. (Martina)

Per me è stata un’esperienza stupenda, il film è magnifico, la storia molto interessante, non lascia staccare gli occhi dallo schermo. Si tratta di un tema molto importante per il passato, il presente e il futuro: l’uguaglianza di genere. Soprattutto presenta una morale moderna: per ottenere quello che si desidera bisogna impegnarsi e fare dei sacrifici (Ludovica)

 Il film di oggi l’ho trovato pieno di significato. Dopo la visione mi sono appassionata all’argomento parlandone con le mie amiche, discutendo delle varie battaglie affrontate da queste straordinarie donne per permettere un futuro migliore a noi. A mio parere non hanno combattuto per loro, ma per le generazioni future, che hanno avuto molte più possibilità e diritti (Doriana)

Il film è stato commovente e toccante perché tratta un argomento importante ed è grazie a queste donne che oggi in molti paesi si hanno diritti, possibilità di voto e uguaglianza. Il film presenta scene forti ma vere, della realtà di quell’epoca, racchiude tutto il dolore e la forza d’animo che le donne combattenti hanno messo nella loro ma anche nostra battaglia. Questo racconto sensibilizza al problema passato e presente delle donne sia maltrattate che considerate di importanza inferiore rispetto agli uomini, il messaggio trasmesso è di continuare a combattere per le donne che nei paesi come l’ Arabia Saudita non possono ancora godere degli stessi diritti (Giorgia)

 Partendo da ciò che è successo nella realtà, io sono rimasta allibita e sconcertata da quanto gli uomini possano esser stati, e possano essere tutt’ora, così violenti contro le donne. La prima domanda che mi pongo, pensando ai fatti accaduti, è “perché rovinare la vita di una donna se è proprio una donna ad averti messo al mondo?” e non riesco a trovare risposta, perché credo che neanche esista. Riguardo al film, è stato molto crudo, vero e mi ha trasmesso molta tristezza, ma anche molta rabbia e ha suscitato in me la voglia di combattere per le donne e di distruggere ogni tipo di violenza che queste subiscono. Non posso pensare che uomini, fatti della nostra stessa carne, abbiano il coraggio di tirare anche una sola sberla a chi dona loro la vita. La parte che mi ha colpito di più del film è stata quella in cui le donne venivano picchiate come se avessero commesso atti gravi, mentre stavano soltanto cercando di ottenere la loro libertà. Altre scene che mi sono rimaste impresse sono state la separazione della donna e del figlio e la scena in cui, alla gara dei cavalli, la donna si è suicidata per far sentire la voce delle donne, soffocando la propria (Linda)

 

 

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