Dopo “Suffragette” dibattito in classe e trascrizione di impressioni. La 5E identifica alcuni temi e sottotrame del film. a cura della Prof. Testa

  

Matteo: ho trovato molto interessante la sotto trama della farmacista. Ha potuto studiare come il fratello grazie alla lungimiranza della madre che ha cercato di dare a sua figlia una vita diversa.
Questa donna molto intelligente e colta che è costretta a titolare la farmacia al marito, senza alcun titolo di studio, perché in quanto donna non può gestirla da sè.
Nancy : è fortemente presente anche la discriminazione tra donne stesse evidente nel momento in cui le donne escono dal carcere o ritornano a casa dopo le varie manifestazioni. Infatti non sono comprese, vengono derise, insultate e discriminate come se fossero pazze e invasate mentre stanno lottando per tutte le donne.

  

Nancy: Le borghesi erano privilegiate, forti del loro potere economico, del loro status sociale allo stesso tempo non avevano alcun tipo di diritto, oltre al non avere quello di voto non avevano neanche la possibilità di amministrare i propri averi .

  

Anna: Le donne per farsi notare dai giornali, oltre a pacifiche manifestazioni facevano azioni violente come rompere le vetrine o atti di vandalismo in modo da farsi notare dai media per attirare l’attenzione sulla loro causa. I giornali inizialmente, fino all’episodio della prima martire volontaria tendevano a fare quello che voleva il governo inglese, renderle “invisibili” e sminuire le loro idee, richieste e azioni.

  

Marta: mi ha colpito la situazione del carcere, chiedevano  di essere trattate come i prigionieri politici, ma la cosa è impossibile essendo loro delle donne, quindi le trattavano esattamente come criminali comuni. Viene descritto nel film il maltrattamento subito dalle donne detenute da parte di altre donne in carcere, insensibili alla causa. Nel carcere le condizioni erano disumane. Un altro tema è quello sciopero della fame per protesta in carcere. Per evitare che fosse reso noto ai media le alimentavano forzatamente.

  

Stefano: mi ha colpito la questione della retribuzione. Le donne vengono sfruttate sin da bambine e pagate pochissimo, meno della metà di un uomo. Il lavoro minorile era la norma; anche in età adulta , pur lavorando 1/3 in più degli uomini vengono pagate 1/3 in meno di loro. Il film mette in evidenzia il costante rischio di malattie e morte sul posto di lavoro soprattutto per le donne, come accade alla madre della protagonista.

  

Davide: Ho trovato incredibile il comportamento della polizia che cerca di strumentalizzare le donne arrestate ricattandole e facendo pressione su di loro per arrivare ad avere informazioni sul movimento delle suffragette. Mi ha colpito anche il maltrattamento e la violenza da parte di guardie e forze armate su manifestanti donne che pacificamente chiedono il diritto di voto nella piazze.

  

Noemi: nel film è descritto in modo indiretto ma evidente la condizione economica e della vita quotidiana del proletariato e il confronto con lo stile di vita dei borghesi (abitazioni, luoghi di lavoro, eventi e abiti). Le donne borghesi e noboli finanziavano la causa con denaro destinato all’assistenza delle militanti.

  

Carlotta: in modo indiretto il film denuncia anche l’abuso  sessuale sul posto di lavoro da parte del titolare, l’impossibilità di denunciare il fatto poiché le donne non venivano ascoltate o credute. Per l’epoca i capi di lavoro avevano il diritto di abusare sessualmente delle loro lavoratrici, in questo caso addirittura minorenni.

  

Anna:la polizia, dopo aver arrestato alcune donne, invece di rinchiuderle in carcere le lasciano davanti a casa, sotto gli occhi dei mariti. La polizia sapeva che le suffragette sarebbero state punite pesantemente da loro.

  

Pamela: dal racconto si comprende che vi eranouomini scherniti da altri uomini perché partecipavano alla causa. In questo film si vede una parte di uomini che nonostante la mentalità, la legge e le continue detisioni o minacce capiscono la gravità della situazione in cui le donne vivevano e agiscono ai fini di arrivare il più possibile al cambiamento.

  

Chiara: altra questione importante che è emersa riflettendo dopo la visione del film è quella inerente “i mariti”, in particolare la figura del marito di Maud, la protagonista, ne è un esempio. I suoi comportamenti sono causati principalmente dalla paura dell’opinione pubblica, si vergogna della moglie e di conseguenza non la supporta nella sua lotta. È presentato come un debole che non combatte al fianco della propria donna a differenza di altre figure maschili come il marito della farmacista (una vera eccezione rispetto ai comportamenti ordinari). Non la difende sul lavoro,sebbene lavorassero insieme, e taceva dinanzi agli abusi a cui Maud era sottoposta da l datore di lavoro. Non voleva perdere i propri privilegi, temeva il cambiamento e la possibilità di perdere la propria supremazia sulla moglie. È un comportamento comune, quello reazionario davanti a legittime richieste, è decisamente attuale e non solo nel contesto domestico. Anche dal punto di vista famigliare le donne non detenevano diritti, il marito non le permette più di vedere il figlio e successivamente, non riuscendo a gestirlo da solo, lo da in adozione. Il vecchio diritto di famiglia, fino al 1975 in Italia, vedeva la donna in una posizione subalterna al coniuge che poteva disporre dei beni e proprietà della moglie e aveva la patria potestà sui figli. 

  

La Prof.: prendere consapevolezza dei propri diritti, progettare insieme, sposare una causa, perdere gli affetti ed essere escluse e vessate è un percorso difficile per le donne educate a ruoli subalterni; da sempre dissuase con la violenza fisica e psicologica a cercare la propria autonomia, strumentalizzate dalla società e la famiglia, intimorite dallo scontro, dalla rottura perchè cresciute ed educate a non avere fiducia in sé stesse. Quello che per noi è scontato è il frutto di un percorso di emancipazione; conoscere quel lungo e doloroso cammino fatto da altre prima di noi ci spinge a dargli valore, a tutelarlo e, il compito delle nuove generazioni è diffonderlo perchè non è completamente diffuso nel mondo.

La maggior parte delle foto sono a cura di Pecchia Gwendy di 3E

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