Hecho en Cuba – Mostra Temporanea al Museo Nazionale del CInema di Torino – Seminario per Insegnanti 5 febbraio e Attività Scuole 

Gentili Insegnanti, 

vi segnaliamo che ci sono ancora posti disponibili per partecipare al seminario di approfondimento sulla nuova Mostra Temporanea al Museo Nazionale del Cinema di Torino HECHO EN CUBA – IL CINEMA NELLA GRAFICA CUBANA venerdì 5 febbraio dalle 14.00 alle 16.00 alla Mole Antonelliana. 

   

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Il LAP al cinema Nazionale e Romano per le proiezioni dedicate al “giorno della memoria”a cura della Prof Bicego

Molte classi del LAP si sono recate presso le note sale torinesi per una programmazione mattutina eccezionale dedicata al “giorno della memoria”. Promotori dell’iniziativa la Professoressa Bicego e il Prof Mancin che hanno scelto due recentissimi film: “The Woman in Gold” di S. Curtis, 2015 e “Il labirinto del silenzio” di G. Ricciarelli, 2014. I docenti colgono l’occasione per ringraziare il Dott. Ventavoli che ha presentato “Il labirinto del silenzio” ai ragazzi e al suo gentile staff che ha gestito le sale invase da studenti educati, partecipi e interessati a un tema fondamentale come quello della “memoria”e quindi della consapevolezza non solo legata, come in questo caso, al nazismo e all’Olocausto ma a tutti i genocidi e i crimini di guerra del passato e del presente.

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I: I: ORIENTAMENTO per Corso di Studi in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali (Venaria Reale)

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HECHO EN CUBA Mostra Temporanea al Museo Nazionale del Cinema – INVITO AL SEMINARIO PER GLI INSEGNANTI –

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Incontro-lezione al LAP con TS Teatro e Società per la 4E a cura delle docenti Vicelli, Capra e Testa

TS Teatro e Società incontra la 4E al LAP il 16/01/2016
Il consiglio di classe della classe 4E ha ritenuto utile proporre agli studenti una riflessione sui condizionamenti indotti dai media, sulle dipendenze, sui comportamenti stereotipati di gruppo, sulla capacità di valutare criticamente e creativamente. La Professoressa Vicelli ci ha proposto questo progetto con TS Teatro e Società e ci ha messo in contatto con questo gruppo di artisti operativi nel sociale. La Professoressa Testa e la Professoressa Capra si sono attivate per ospitare il regista e attore Franco Carapelle al LAP in occasione di un incontro con la classe 4E.

Dopo l’incontro abbiamo chiesto al Dot. Carapelle di “valutarci”. Questa è la sua presentazione e relazione.

CHI SIAMO: artisti torinesi che da anni mettono in scena spettacoli teatrali legati a temi sociali. L’ideazione degli spettacoli proposti ha trovato ispirazione nella ventennale esperienza lavorativa dell’attore Franco Carapelle presso la Casa Circondariale “Lorusso Cutugno” di Torino e, dell’altrettanto lunga esperienza nella realizzazione di laboratori teatrali con persone che hanno subito un trauma cranico e mielolesione, a seguito di un incidente stradale, presso l’ospedale Maria Ausiliatrice e CTO di Torino.

Franco Carapelle attore e regista tra i fondatori della compagnia teatrale CAST e dell’attuale compagnia teatrale
TS Teatro e Società .
L’idea è quella di farmi conoscere. L’idea è quella di conoscere scuole nuove.

Sabato 16 gennaio è stato il giorno in cui ho conosciuto il Passoni. Da 25 anni propongo spettacoli alle scuole. Da 20 anni lavoro presso la Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino. Ho unito la mia esperienza con le scuole e quella con il carcere, e ho prodotto “I vecchi vagoni”. Uno spettacolo che tratta il tema del bullismo.

Incontro la 4E. Classe numerosa (almeno per essere una quarta). Solito stile “da dopo intervallo”. Qualche studente già in classe, alcuni arrivano dopo, altri molto dopo. Il solito. Vengo presentato dalla prof.ssa Testa e Capra e inizio.

Parlare davanti ai ragazzi non è mai stato un problema. Ma all’inizio non sai mai quale possa essere la reazione. Alcuni fanno finta di nulla. Devono darsi un tono. Dare l’impressione che quello che sto per raccontare a loro non interessa. Ma sono ragazzi, giovani. Li capisco, ero come loro, 1000 anni fa ero come loro.

Inizio con il parlare della scuola e faccio finta di essere uno di loro, li imito. Iniziano a ridere. Guardarsi allo specchio fa sempre ridere. Perché scopriamo i nostri difetti. Vale la pena di riderci su. Poi parlo di quanto siamo influenzati dalle pubblicità e verificano che spesso si fanno delle cose senza volerlo, acquistiamo oggetti solo perchè ci viene detto che in quel modo miglioriamo. Ma la felicità la si ottiene con amici veri, con amori veri, con passioni vere. Non attraverso oggetti.

Infine parlo di amicizia e di carcere. Mi sembra una classe attenta (lo dimostrano le numerose domande finali) e soprattutto con la voglia di conoscere, scoprire, scoprirsi, mettersi in gioco. L’incontro dura due ore, ma passano in fretta. In modo piacevole, sereno, come il magnifico cielo che si vede dalle loro finestre. Limpido, come il loro giovane, ma già maturo, modo di pensare. Buona vita a tutti.

fotografie di Marco Curiale 4E

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da Cuba, cartoline dell’ex allieva Sveva Bersezio

da Cuba, Avana al LAP

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Mario Giansone, 1915-2015, artista, insegnante, teorico

articolo di Chiara Casassa, fotografie di Beatrice Astore di 5E
Nel titolo della mostra è racchiusa la filosofia della celebrazione del suo centenario: il tentativo è quello di promuovere tutte le sue peculiarità che si compenetrano a vicenda, come testimoniano le parole delle sue ex allieve, intervistate in occasione dell’inaugurazione.
“I temi prediletti dall’artista partono dal figurativo: la donna, la guerra, la musica con il Jazz e la danza, la tecnologia con le automobili, e infine i gatti, indubbiamente le opere più vendute dall’artista, seppur il tema non fosse da lui troppo amato.
Appassionato di Jazz, Giansone ascoltava musica e ballava; l’aspetto del ballo è indubbiamente propedeutico al discorso della dinamica presente nelle sue opere scultoree; il ritmo e l’armonia della musica vengono tradotte in segno grafico e in questo consiste la capacità dell’artista di rappresentare la realtà in arte.
Si è parlato anche di Giansone teorico attraverso l’analisi della sua “teoria delle tangenti”, comprovata dalle centinaia di disegni che faceva eseguire alle sue allieve. Sono visibili nell’esposizione alcuni quaderni che mostrano come da una serie di tangenti scaturisce l’immagine, stesso processo realizzato nel passaggio dal disegno alla scultura”.
Queste sono le parole del professor Marco Basso, ideatore della mostra, il quale esalta della figura di Giansone la sua poliedricità, caratteristica preziosa e di grande valore.
“Artista poliedrico che conquista”, conferma il professor Brucato, il quale, non conoscendo Giansone, decide di ricostruire la storia dell’artista tramite la testimonianza di allieve e colleghe per capire la sua personalità, dalla didattica, all’artista, alla persona e di fissarkle nel video che viene proiettato in mostra. In esso viene ridata vita così ai filmati dell’epoca e ai luoghi in cui si muoveva l’artista, come il suo laboratorio in via Messina.
Iniziativa di estremo pregio per evocare una figura di rilievo del Passoni, questo è solo il primo dei tre passaggi che andranno a celebrare Giansone, infatti in secondo luogo verrà aperto il laboratorio di via Messina, per poi concludere con la corposa retrospettiva che verrà ospitata nella seconda metà di aprile da Palazzo Saluzzo Paesana in concomitanza con il Torino Jazz Festival.
Come una “Tavola rotonda”, viene così definito un ulteriore momento di riflessione e conoscenza; riunione che ci vedrà tutti quanti partecipi, dagli esperti agli allievi, momento importante e utile agli studenti delle quinte del Passoni per la realizzazione delle tesine. Questa sarà invece martedì 12 gennaio alle ore 18 nel Salone d’onore del Liceo Passoni in via della Rocca 7.
Un ringraziamento va all’Associazione Archivio Storico Mario Giansone, prestatrice delle opere,e a tutti gli insegnanti, oltre che quella degli esperti e ideatori, che hanno reso possibile questa commemorazione, realizzando l’allestimento della mostra e contribuendo alla buona riuscita della stessa.

 

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Tavola rotonda dedicata a Giansone al LAP

Torino, 9 gennaio 2016
Invito rivolto a:

– Personale Docente
– Alle Studentesse e agli Studenti

Oggetto: TAVOLA ROTONDA DEDICATA ALL’ARTE E ALLA FIGURA DELLO SCULTORE MARIO GIANSONE – Martedì 12 gennaio

Martedì 12 gennaio alle ore 18 presso il Salone del Liceo Artistico Passoni nella sede di via della Rocca 7, si terrà una tavola rotonda dedicata all’arte e alla figura dello scultore Mario Giansone, promossa in occasione della mostra “Mario Giansone, 1915-2015, artista, insegnante, teorico” ospitata nelle sale del Liceo.
Intervengono Giuseppe Floridia, presidente dell’Associazione Archivio Storico Mario Giansone, Anna Bondi, già docente di Storia dell’Arte al Passoni, Angelo Mistrangelo, critico d’arte de La Stampa.
Gli allievi e i docenti sono invitati a partecipare.
Mario Giansone nasce a Torino il 26 gennaio 1915.
Nel 1935 si diploma presso il Liceo Artistico di Torino, è per breve tempo assistente di Luigi Cibrario, docente di Anatomia all’Accademia Libera di Belle Arti di Torino e lavora presso lo studio di Michele Guerrisi, seguendo al contempo le sue lezioni di Storia dell’Arte all’Accademia Albertina.
Dal 1946 al 1948 insegna Anatomia all’Accademia Libera di Belle Arti di Torino.
Fin dai primi anni della propria attività manifesta una notevole originalità di espressione, rappresentando una voce significativa in un momento importante per il linguaggio della scultura.
Nel corso degli anni Cinquanta espone alle Quadriennali di Torino e Roma con un successo sempre crescente testimoniato dalla commessa della Santa Cecilia per l’Auditorium RAI di Torino e dalla sua presenza in alcune prestigiose collezioni private. La stessa Civica Galleria d’Arte Moderna di Torino acquista due sue sculture.
Gli anni Sessanta costituiscono la fase più felicemente ed intensamente creativa di Giansone. Alla pubblicazione della monografia sull’artista, con testo di Giuseppe Marchiori – uno dei maggiori critici del periodo – segue, nel 1965, la grande personale alla Galleria “La Bussola” di Torino.
Dal 1956 al 1985 insegna presso l’Istituto Statale d’Arte di Torino, dapprima Plastica (ornato e figura modellata) e poi, dal 1962, Disegno dal vero ed Educazione visiva, ricoprendo anche la carica di Vicepreside dell’Istituto fino al 1975.
Nel 1980 vince un concorso nazionale per la realizzazione di un’opera monumentale che lo impegna per i due anni successivi.
Muore a Torino l’8 gennaio 1997.

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Comunicato Stampa: TEATRO CARIGNANO 5 – 17 gennaio 2016 ENRICO IV di Luigi Pirandello a cura del Prof. Basso

Torino, 21 dicembre 2015
Comunicato stampa

TEATRO STABILE DI TORINO – TEATRO NAZIONALE
STAGIONE 2015/2016

TEATRO CARIGNANO
5 – 17 gennaio 2016
ENRICO IV
di Luigi Pirandello
interpretato e diretto da Franco Branciaroli
CTB Centro Teatrale Bresciano /Teatro de Gli Incamminati

Martedì 5 gennaio 2016, al Teatro Carignano di Torino debutterà ENRICO IV di Luigi Pirandello, con la regia di Franco Branciaroli, le scene e i costumi di Margherita Palli e le luci di Gigi Saccomandi.
Lo spettacolo è interpretato dallo stesso Branciaroli nel ruolo di Enrico IV e da Viola Pornaro (La Marchesa Matilde Spina), Valentina Violo (Sua figlia Frida), Tommaso Cardarelli (Il giovane Marchese Carlo di Nolli), Giorgio Lanza (Il Barone Tito Belcredi), Antonio Zanoletti (il Dottor Dionisio Genoni), Sebastiano Bottari (Landolfo – Lolo), Mattia Sartoni (Arialdo – Franco), Andrea Carabelli (Bertoldo – Fino), Giovanni Battista Storti (Il vecchio cameriere Giovanni).
Enrico IV, prodotto da CTB Centro Teatrale Bresciano/Teatro de Gli Incamminati, sarà replicato al Carignano per la Stagione in abbonamento del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale fino a domenica 17 gennaio.

In bilico tra follia e finzione, tra manipolazione della verità e impossibilità di calarsi nella realtà del mondo, Enrico IV narra la fuga dal reale attraverso il teatro. Dopo il vecchio mattatore shakespeariano di Servo di scena di Harwood, Il Teatrante di Bernhard e Don Chisciotte di Cervantes, Branciaroli mette in scena per la prima volta un testo di Pirandello, scegliendo la crudeltà e la spietatezza di questo dramma sul rifiuto del mondo e delle sue convenzioni. Opera in 3 atti, scritta nel 1921 e rappresentata per la prima volta nel 1922, Enrico IV è uno studio sul significato della pazzia e sul tema del rapporto complesso e inestricabile tra personaggio e uomo, finzione e verità. Pirandello si avvicina alla psicanalisi freudiana dopo la malattia della moglie Antonietta, lunga e penosa discesa nei gironi della follia che influenzerà la produzione del drammaturgo, amplificando i temi della perdita dell’Io e del contrasto tra vita e forma che connotano le sue principali opere. Enrico IV è la recita di una recita: quella di una cavalcata in costume dove i partecipanti scelgono di vestire i panni di un personaggio storico e della sua dama. Il protagonista, che vent’anni dopo la caduta che lo ha fissato nel tempo insieme al travestimento, mantiene il nome del suo personaggio storico, è vittima non solo della follia, ma anche dell’impossibilità di adeguarsi al modus vivendi di chi lo circonda.

Per RETROSCENA, il progetto realizzato dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale con l’Università degli Studi di Torino/Dams, in collaborazione con Circolo dei Lettori, Torinodanza Festival, Torino Spiritualità e Museo Nazionale del Cinema

al TEATRO GOBETTI (Via Rossini 8 – Torino)
giovedì 7 gennaio 2016, ore 17,30
Franco Branciaroli dialoga con Armando Petrini (DAMS, Università di Torino) su Enrico IV
di Luigi Pirandello.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti in sala.

LOCANDINA DELLO SPETTACOLO
TEATRO CARIGNANO
5 – 17 gennaio 2016
ENRICO IV
di Luigi Pirandello
con Franco Branciaroli
e con (in ordine di locandina): Viola Pornaro, Valentina Violo, Tommaso Cardarelli, Giorgio Lanza, Antonio Zanoletti, Sebastiano Bottari, Mattia Sartoni, Andrea Carabelli, Giovanni Battista Storti
regia Franco Branciaroli
scene e costumi Margherita Palli
luci Gigi Saccomandi
CTB Centro Teatrale Bresciano/Teatro de Gli Incamminati

INFO: Tel. 011 5169555 – Numero verde 800235333
Orari degli spettacoli: martedì 5 gennaio 2016, ore 19.30; mercoledì 6 gennaio, ore 15.30; giovedì 7, venerdì 8 gennaio, ore 20.45; sabato 9 gennaio, ore 19.30; domenica 10 gennaio, ore 15.30. Lunedì 11 gennaio, riposo; martedì 12 e sabato 16 gennaio, ore 19.30; mercoledì 13, giovedì 14 e venerdì 15 gennaio, ore 20.45; domenica 17 gennaio, ore 15.30.

Prezzi dei biglietti
Settore A: Intero € 36,00. Ridotto di legge € 33,00
Settore B: Intero € 30,00. Ridotto di legge € 27,00

Biglietteria del Teatro Stabile di Torino | Teatro Gobetti – via Rossini 8, Torino
Orari: dal martedì al sabato ore 13.00/19.00.
Orari durante le festività: giovedì 24 dicembre dalle 10.00 alle 17.00. Martedì 29, mercoledì 30, giovedì 31 dicembre e sabato 2 gennaio dalle 13.00 alle 19.00. La biglietteria resterà chiusa nei giorni: 25-26-27-28 dicembre 2015 e il 1° e il 6 gennaio 2016.
Vendita on-line: www.teatrostabiletorino.it

STAMPA:
Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
Area stampa e comunicazione: Carla Galliano (Responsabile), Simona Carrera
Via Rossini 12 – Torino (Italia). Telefono + 39 011 5169414 / + 39 011 5169435
E-mail: galliano@teatrostabiletorino.it – carrera@teatrostabiletorino.it

I giornalisti possono scaricare direttamente i materiali e le fotografie dello spettacolo dall’Area Stampa del Sito internet www.teatrostabiletorino.it

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Cartoline di Natale

Roma. Prof. Veneziano

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Sulla terrazza di Castel Sant’Angelo

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